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Malcolm Young
Rock in Peace... Sir Young
di
Gabriele Batistini
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Malcolm Mitchell Young nasce a Glasgow il 6 gennaio 1953 ed è stato il penultimo di 6 fratelli. Forma con Angus (il più piccolo dei sei e forse anche il più famoso), rispettivamente quando avevano 20 e 18 anni, gli AC/DC. Uno dei gruppi più famosi e apprezzati della storia della musica.
Malcolm, probabilmente, ha sempre vissuto all’ombra del più famoso fratello Angus, vuoi per la presenza scenica o più semplicemente per il ruolo che ricoprivano nel gruppo (Malcolm era la chitarra ritmica mentre Angus la solista).
Ciò non toglie che fosse un tassello fondamentale per il gruppo, anzi forse il più fondamentale. Non tutti sanno, infatti, che la maggior parte delle composizioni degli AC/DC viene proprio dalle sue mani e dalla sua testa; un musicista fenomenale forse troppo sottovalutato e passato in secondo piano. Nei primi anni di attività è riuscito a comporre, col collega Bon Scott, degli autentici capolavori che hanno segnato la musica negli anni ’70 (una su tutte It’s a Long Way To The Top (If You Wanna Rock’n’Roll)).
Anche a seguito della scomparsa di Bon e con l’arrivo di Bryan Johnson nessuno si dà per sconfitto, tanto meno Malcolm. Esce infatti, nel 1980, l’album più famoso del gruppo e uno dei più venduti della storia: Back In Black. Anche qua il segno di Malcolm si vede. Anzi si sente. Già perché lo “Zio Mal” (come affettuosamente lo chiamavano alcuni fans) forse non si apprezzava quando c’era, ma si percepiva molto bene quando mancava.
Nel 2014, infatti, esce “Rock or Bust”, sedicesimo e ultimo album del gruppo. Senza il contributi di Malcolm. Viene infatti ricoverato per demenza, malattia che lo porterà anche ad una perdita della memoria. Era da tempo anche malato di cuore, ha combattuto fino all’ultimo. Se n’è andato il 18 novembre 2017 lasciando l’amaro in bocca a tutti i fan degli ACDC e della musica rock in generale.
L’eredità dello “Zio Mal” ce l’abbiamo tutti sotto mano. Lui si che ha lasciato il segno
Articolo del
20/11/2017 -
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