I Marconisti sono un gruppo nato e cresciuto a Firenze da un’idea del chitarrista Neri Nardini e del cantante Marco De Lauri i quali, una volta contattati anche gli altri membri, hanno trovato a detta loro "una formazione ideale, che funzionava". Ad un anno di distanza dalla fondazione del gruppo, i Marconisti tornano dove tutto è iniziato; dove è cominciato il loro percorso che li ha portati a giro per la Toscana e non soltanto.
Li ho intervistati prima dell’inizio del concerto, nel quale proponevano i loro brani più storici, accompagnati da qualche cover e anche nuove produzioni.
Intanto una domanda per far conoscere meglio il gruppo. Da cosa deriva il nome Marconisti? Il Marconista è stato uno dei primi comunicatori moderni, comunicava tramite telegrafo (lo strumento di Marconi) dalla nave alla terra ferma. Per analogia anche noi vogliamo comunicare a “terra” tutto ciò che succede sulla “nave” dei Marconisti, come se volessimo invitare chi è interessato a bordo della nostra nave
Siete molto attivi sul fronte produzioni. Come vi organizzate quando scrivete le vostre canzoni? Avete delle "gerarchie"? C’è molto lavoro di squadra, e se esistono delle gerarchie sono molto “fluide”. Magari alcuni di noi sono più propensi a scrivere testi piuttosto che riffs, però il bello del gruppo è questo: qualsiasi contenuto uno proponga poi viene preso, lavorato e talvolta criticato in modo da riuscire ad ottenere qualcosa di buono. Considerato poi che siamo in cinque e abbiamo cinque “scuole di pensiero” diverse, è anche per questo che ci confrontiamo molto nelle nostre canzoni, c’è molta sinergia. Diciamo che regna la democrazia
Nelle vostre serate (e appunto anche nelle vostre produzioni) è facile intuire che subite numerose influenze sia dalla musica italiana che dal rock britannico. In che genere vi rispecchiate di più? Probabilmente se chiedessi ad ognuno di noi che genere suoniamo, ti risponderemmo tutti in modo diverso! In generale possiamo dire che subiamo molte influenze dal cantautorato italiano, per quanto riguarda i testi (come per esempio De André, Bennato e non solo) il quale svolge il ruolo di fulcro nelle nostre canzoni. C’è molta attenzione alla parte testuale, mentre per quanto riguarda la musica variamo molto da canzoni ora più acustiche ora più Hard Rock, perché ad ognuno di noi piace mettere “del suo” nella canzone. Penso che non si sia uno stile definito con un nom.
Possiamo dire quindi stile “Marconista” Si credo sia il genere più adatto
Nell'ultimo anno siete stati molto attivi a livello di live, suonando anche per serate piuttosto importanti (tipo l’ ”Ingorgo Sonoro" a San Piero a Sieve (FI)). Qual è l'aspetto o il momento che preferite maggiormente delle vostre serate? Le mani fredde che ho fino a 2 minuti prima di salire sul palco (J). Sicuramente la risposta del pubblico, perché comunque ogni nostra serata è sempre un “azzardo” (N). Direi senza dubbio quando salgo sul palco, quando inizia il concerto. È lì che va via la paura (M). Ovviamente quando suoniamo il “Ninja del Lago”, il momento più bello di tutti (L). Naturalmente quando sento che le canzoni riescono e il pubblico si diverte, dà soddisfazione sentire che la gente ti ascolta e ti segue (C).
Non molto tempo fa siete stati anche partecipi di un contest c/o il Viper di Firenze. Com'è andata? È stata un’esperienza magnifica. Ci ha dato tanto perché abbiamo fatto la nostra prima uscita da Firenze arrivando fino a Torino, abbiamo avuto la soddisfazione anche di vincere ben due serate tirandoci fuori anche qualche soldo per poterci pagare la trasferta. Ci ha dato tanta visibilità ed è quello l’importante. Per quel contest ci abbiamo messo tanto impegno e tanto lavoro arrivando anche in finale, appunto, al Viper dove potevamo forse meritare qualcosa di più, ma non importa. La soddisfazione è stata incommensurabile perché è stato anche il nostro primo vero palco e abbiamo capito tante cose, crescendo anche nel suonare insieme.
In seguito al suddetto contest avete ricevuto anche i complimenti di un noto personaggio della musica come Federico "Ghigo" Renzulli dei Litfiba Penso fossero più parole di rito probabilmente. Però il fatto che fosse interessato ad ascoltarci ci ha dato molta carica e tanta soddisfazione. Le prendiamo come incoraggiamento e non come verità assolute
Vi sentite una rivelazione ed anche una bella realtà del panorama emergente in fatto musicale? Probabilmente dire di sì sarebbe supponente e rispondere no sarebbe avvilente. L’equilibrio sta nel mezzo. Abbiamo potenzialità elevate ma abbiamo ancora molto lavoro da fare
Avete in mente di pubblicare qualcosa a breve? Abbiamo registrato qualche demo ma lo abbiamo fatto solo per provare. Stiamo lavorando per pubblicare il nostro primo album a giugno del 2018. Sfrutteremo l’inverno per lavorarci
Prossimi appuntamenti live? Spero il più tardi possibile in modo da poter lavorare il più possibile a questo album. Suoniamo stasera perché è da qua che abbiamo iniziato questo ciclo un anno fa
I Marconisti sono: Giacomo “Jack” Anichini – Basso; Leonardo “Ninja del Lago” Ceccarelli – Chitarra ritmica (acustica, elettrica); Claudio Migliorini – Batteria; Marco De Lauri– Voce solista, Chitarra acustica, Armonica; Neri Nardini – Chitarra solista (elettrica)
Articolo del
14/11/2017 -
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