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Roberto Celi
Vibrando
2006
CD autoprodotto
di
Fabio Valerio Romano
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Fuxia, viola, blu, una bacchetta alla cui estremità vi è una piccola palla che batte su celestiali tasti di un vibrafono. Questa è la copertina dell’ EP di Roberto Celi “Vibrando”: si tratta di 4 tracce in cui la sperimentazione fa da padrona. Il tentativo di utilizzare il soave suono del vibrafono all’interno di ritmiche pop è geniale; il contrabbasso acustico è l’accompagnamento perfetto per Roberto, ma tutto può accadere e il viaggio può evolversi perché sulla strada le vibrazioni incontrano altre vibrazioni e... “Vibrando” “vibrando” ci si trova immersi in idilliaci paesaggi sonori. Un modo per evadere la realtà, forse, ma la vera potenzialità di questo EP è la spontanea ricerca di nuovi spazi. spazi decisamente inusuali per uno strumento tipicamente utilizzato in ambiente jazz. La title track “Vibrando” parte saltellando su ampie scale armoniche, evidenziando le caratteristiche tecniche dello strumento, ma anche quelle di Roberto che vibra all’unisono. Nel secondo riff si aggiunge il basso acustico e i ripetuti cambi di ritmi rendono i 2.23° della pezzo troppo brevi, ma sicuramente intensi. “Searching” si presenta come una delle più classiche ballate pop: la presenza di una batteria che, unita all’onnipresente basso acustico, fungono da semplice metronomo, mettendo Roberto nelle condizioni ideali per la ricerca di una melodia, di un filo conduttore che accompagni l’intero brano.”Carriage in the city”, penultima traccia di questo EP, si contraddistingue poiché rappresenta la parte più intimista dell’intero lavoro. Le atmosfere sono lente, languide, un tappeto di suoni accompagna i pensieri dell’ascoltatore proiettando una sensazione di pace e serenità “notturna”. “Festa sempre” chiude il CD e rappresenta la traccia più movimentata -chiamarla dance sarebbe eccessivo-. Qui Roberto si diverte nell’esecuzione di numerose scale interlacciate fra loro da una semplice ritmica. Ottima idea per una sperimentazione che non può terminare qui, ma deve necessariamente coinvolgere altri strumenti, altri suoni, altre atmosfere, altre ritmiche; poiché il piccolo saggio di ciò che questo strumento nelle mani di Roberto può fare, apre la strada agli innumerevoli modi d’utilizzo del vibrafono che oggigiorno, con l’avvento dei sintetizzatori e della tecnologia in genere, sembra essere stato messo nel sottoscala.
Articolo del
20/02/2007 -
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