La piattaforma bandcamp è la strada scelta da Àlia per lanciare il suo ”Ària” in free digital download. Quella del digital download è una via ormai spesso utilizzata dagli artisti che vogliono esprimersi al di là del mainstream. E' proprio il caso di Àlia che propone una musica lontana dai canoni commerciali, anzi agli antipodi, una musica che va di pari passo con la poesia. E Ària trasuda poesia, si ispira alla poesia, conduce gli ascoltatori all'incontro con la poesia. E' i poeti che Àlia omaggia nei suoi brani, alle loro vicende che guarda. Dietro Àlia si nasconde Alessandro Curcio, lombardo di nascita, tedesco d'azione, “per vissuto e appartenenza emotiva”, come lui stesso racconta nella sua biografia. La sua nella musica è una storia suggestiva che merita di essere raccontata: con il suo gruppo Quartocapitolo, nel 2007 si era trovato ad aprire un concerto del cantautore Giuliano Dottori (chitarrista degli Amor Fou e produttore). Dopo lo scioglimento della band, i brani in solitaria di Alessandro vengono ascoltati proprio da Dottori che resta colpito al punto da divenire suo produttore artistico. Con il suo “Ària”, Àlia vuole richiamare al valore del silenzio, della riflessione, e invitare chi lo ascolta, nel mondo caotico di oggi, a ritagliarsi uno spazio per guardarsi dentro e guardare al mondo che ci circonda con sguardo incontaminato e di stupore, ad ascoltare le storie e le vite di cui vale la pena sentire.
Lana, con i suoi suoni graffianti, riflessiva e dolente, è il ritratto di una mente sospesa nel dubbio di fronte ad un fiume, una mente che la musica racconta aprirsi alla speranza. Ma il riferimento è al suicidio del poeta Paul Celan. Calathea, tra le più riuscite, (il titolo è preso a prestito dal nome di una pianta tropicale che per vivere ha bisogno di alte temperature) è visionaria e immaginifica con la sua cadenza da fiaba, i suoni siderali e il titolo e le immagini che rimanda a paesaggi di leggenda. La pianta diventa metafora delle difficoltà della vita di coppia, alle prese con delusioni e cambiamenti, e il gioco, affascinante e suggestivo, è tra la realtà di un amore impossibile e un amore possibile perché astrazione. (“La donna che ama un principe/quando bacia chiude gli occhi”) La sentenza "Funziona solo la realtà" apre spiragli di riflessione. Erri, in cui canta anche Dottori, è un esplicito omaggio al poeta Erri De Luca; ha un andamento ossessivo e malinconico, che al contempo conserva una certa freschezza. Eleonora è raffinata, di particolare valore anche nel testo, di serena malinconia, impreziosita dalla tromba di Roberto Villani, è ispirata alla storia d'amore tra Gabriele D'Annunzio ed Eleonora Duse. Si ricama come un'eco la voce in Heym, che sa di paesaggi incontaminati e vuoti, trovate musicali raffinate; ritroviamo Roberto Villani alla tromba. Qui è narrata la storia del poeta Georg Heym, che il ghiaccio uccise nel fiume Havel mentre tentava di salvare un amico dall'annegamento. Il parallelismo è con la nave Titanic che trovò la rovina in un ambiente simile, di acqua e ghiaccio. Conclude un inserto parlato in tedesco, riferimento a Paul Celan, che, insieme con il riferimento all'acqua, chiude il cerchio richiamando Lana.
Un lavoro curato e pacato quello di Àlia, testimoniato già dalla copertina. Ària racconta il mondo autobiografico dell'autore (forse per questo l'assonanza Ària/Àlia?) testimoniando la sua passione per la poesia e la lettura e di come le vicende dei poeti lo abbiano coinvolto, ma allo stesso tempo non perde il suo respiro universale nell'apertura all'altro e non cade nell'autoreferenzialità. Siamo curiosi di vedere cosa ci racconterà Àlia nel prossimo album, e soprattutto come si evolverà il suo percorso.
Articolo del
01/09/2013 -
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