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LACUNA COIL – ‘Oxygen’
I Lacuna Coil, iconica band metal italiana, annunciano il decimo album in studio ”SLEEPLESS EMPIRE”, la prima raccolta di brani inediti dopo il successo di Black Anima (pubblicato nel 2019). Svelano inoltre il nuovo singolo ’Oxygen’ che viene accompagnato dall’ipnotico video girato a Latina e diretto da Daniele Tofani. Cristina Scabbia racconta: “‘Oxygen’ affronta un momento di difficoltà emotiva e conflitto interiore. Il testo trasmette un senso di soffocamento in un ambiente tossico, sia letteralmente (come vedrete nel video) che metaforicamente, dove ogni tentativo di salvarsi, rappresentato dall’‘ossigeno’, sembra essere vano. Questo brano racchiude la fatica che si fa per liberarsi da quello che ci sta in qualche modo trattenendo, e mostra un percorso pieno di ostacoli. Un crudo inno di vulnerabilità, resilienza e coraggio nell’affrontare anche ciò che sembra insormontabile. Stare immersa in acqua per ore durante le riprese del video è stato catartico per me, ho realizzato che per quanto piacevole possa essere la sensazione di galleggiare, in un attimo sarebbe potuta diventare pericolosa e addirittura mortale se non fossi stata attenta. Ho pensato fosse una sensazione simile a quella del brano”.
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VINICIO CAPOSSELA – ‘Voodoo Mambo’
Un brano da ballare che apre la stagione delle Feste, lanciato in avanscoperta e accompagnato da un videoclip. Esce oggi venerdì 4 ottobre ’VOODOO MAMBO’, il primo singolo estratto da SCIUSTEN FESTE N.1965, il nuovo album di Vinicio Capossela in uscita venerdì 25 ottobre per Warner Music Italy. Prodotto - così come tutto l’album - da Vinicio Capossela e Alessandro “Asso” Stefana, Voodoo Mambo vede la partecipazione di alcuni ospiti speciali: Marc Ribot alla chitarra elettrica, Vincenzo Vasi a marimba, kalimba e percussioni e Claudio Tosi, Giulia Galliani, Luca Latini ai cori voodoo. “Man mano che l’età avanza bisogna prendere confidenza con i nomi propri di tutte le ossa, così da una costola di scheletro nell’armadio abbiamo tirato fuori un mambo osteopatico… Che intanto è diventato “E ancora mambo”, “quantunque mambo”, “per sempre mambo”, il “Voodoo mambo” esorcizzante da ballare nella notte delle zucche vuote”. Racconta Capossela. ”Del resto, è con la festa dei morti che iniziano le feste invernali, con il patteggiamento del dono, con le calaveras messicane del dias de los muertos, con la marimba ad ossa che fa resuscitare gli spiriti e li accompagna verso lo zenith dell’oscurità solstiziale. Il video si presenta come una specie di radiografia dell’umano a partire dai traumi. Con la crisi dei vinili, abbiamo pensato anche noi di suonarlo su lastre radiografiche!”. Girato, pensato e montato dal regista Stefano P. Testa, il video di “Voodoo mambo” riunisce filmati d’archivio veri e falsificati, filmini di famiglia, vecchi cartoni animati, cineradiografie, filmati stock, found footage e finti film d’epoca realizzati mediante l’intelligenza artificiale generativa. Il tutto rimestato e amalgamato fino a confondere ciò che è vero con ciò che è finto, ciò che è vivo con ciò che è morto, ciò che è redivivo con ciò che è non-morto. “Il video nasce da una serie di suggestioni visive che Vinicio ha condiviso con me dopo avermi fatto ascoltare la sua canzone” – racconta il regista - ”partendo da questi stimoli, ho frugato in vari archivi audiovisivi in cerca di filmati da riesumare. Il risultato è un intruglio di storie più o meno verosimili e immaginari strampalati, collocati in uno scenario fantasioso in cui gli scheletri tornano dall’oltretomba per riunirsi in un macabro mambo. Nel calderone danzano stregoni voodoo, disc jockey caraibici, scheletri nell’armadio e scheletri a spasso, Calaveras messicane, pazienti in riabilitazione fisioterapica post frattura, misteriosi scienziati intenti a incidere dischi su lastre radiografiche”.
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A PLACE TO BURY STRANGERS – ‘Fear Of Trasformation’
Gli A Place To Bury Strangers pubblicano il nuovo singolo/video 'Fear Of Transformation' dal loro prossimo album, , che uscirà in digitale il 4 ottobre e in vinile il 25 ottobre tramite Dedstrange. Dopo i singoli ’Disgust’ ‘You Got Me’ e ’Bad Idea’, questo ultimo singolo è un ringhiante brano gotico techno-punk che dà l’idea di essere sbattuti da un'onda in mare aperto. La traccia approfondisce la lotta per superare le barriere interne. Come spiega il frontman Oliver Ackermann, "A volte la paura si accumula e ti blocca in una gabbia. Nella mia testa avviene una conversazione in cui devo convincermi a fare semplicemente qualcosa per uscirne e ‘Fear Of Transformation’ incarna quel dialogo interno, catturando la battaglia tra la compulsione ad evitare la paura e la spinta ad affrontarla”. La canzone è una conversazione cruda e intensa con il diavolo interiore. Il video di accompagnamento è stato creato da Chad Crawford Kinkle, regista di Dissennatore e Jugface. Un adolescente esce di soppiatto dalla casa dei suoi genitori per andare alla sua prima festa Furry, ma ha un segreto. In realtà è un lupo mannaro.
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NICK CARLISLE – ‘Al Trash’
Il terzo album di Nick Carlisle e secondo album di canzoni, ”Sailors On The Roiling Sea”', uscirà il 22 Novembre 2024 su The Colour Inverted Records. Nick sul brano ’AI Trash’: “È un po’ una canzone da cartone animato, non è pensata per essere presa troppo sul serio. La canzone prende alcune delle paure che circondano l’intelligenza artificiale, in particolare riguardo alla creatività, dove se l’intelligenza artificiale può creare grande arte e musica, allora cosa ci resta da fare, e le mescola insieme in una sorta di insalata di parole in preda al panico. Inoltre immaginavo l'impatto dell'intelligenza artificiale come un mare in tempesta, che mette insieme tutte le generazioni e le culture come un vortice mescolato di verità e bugie, da cui il titolo dell'album. Immagino che siamo tutti in quello scenario. Naturalmente, devo dire che utilizzo l'intelligenza artificiale per le mie attività tanto quanto chiunque altro, e Glen Marshall ha realizzato dei video fantastici per l'ultimo album utilizzando l'intelligenza artificiale, quindi il mio atteggiamento nei confronti di questo non è del tutto negativo. In realtà è nel titolo, è solo una canzone sulla spazzatura dell’intelligenza artificiale, non sulle cose buone dell’intelligenza artificiale!”
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THE COURETTES - "Keep Dancing"
Una sensazione rock'n'roll fin dal principio, i danesi-brasiliani The Courettes sono tornati con il loro quarto e miglior album fino ad oggi: ”The Soul Of... The Fabulous Courettes”. E questa volta, sono più grandi, più ampi e più profondi che mai, poiché aggiungono altro al violento Ramalama che li ha visti causare il pandemonio nei locali, nei festival e nelle onde radio del Regno Unito, Europa, Stati Uniti e Giappone. La loro musica è a cavallo tra garage rock, gruppi femminili, armonie doo-wop, moody e tanto altro, qui i Courettes si basano sullo slancio del predecessore “Back In Mono” con una raccolta di canzoni che aprono la loro portata sonora mentre affrontano l'oscurità. “Non volevamo fare BackIn Mono 2’”, sottolinea il batterista Martin Couri. "Cerchiamo sempre di metterci in una zona di disagio, che penso sia quella in cui accadono cose emozionanti piuttosto che fare semplicemente le stesse cose di nuovo", concorda la cantante, chitarrista e polistrumentista Flavia Couri. “Voglio dire, so che alcune band possono farlo, ma non ci vediamo a fare lo stesso album per i prossimi 20 anni. Pensavamo che “Back In Mono” fosse il nostro miglior album fino a questo!”
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DAVID GRAY – ‘Plus & Minus’
”Dear Life” uscirà il 17 Gennaio 2025 per Gray Laugh A Minute Records, in collaborazione con Secretly Distribution. Si tratta probabilmente del disco più profondo, strano e adorabile della sua carriera. E’ un disco di crisi emotive e risoluzioni, mortalità e fede, realtà e illusione, amore e crepacuore, magia, scienza, perdita e accettazione. Sebbene sia pieno di desiderio e speranza, c’è una corrente sotterranea di oscurità, una tensione tra forze concorrenti di speranza e disperazione: una cavalcata di emozioni in quella che è la sua raccolta più incentrata sui testi fino ad oggi. La storia di David Gray è diversa dalle altre. Ha trascorso quasi un decennio cercando di dare una svolta alla propria carriera, quando è successo lo ha fatto nel modo più grande immaginabile, dato che il suo quarto full lenght “White Ladder” è diventato uno dei dischi inglesi più venduti di sempre. Con il passare degli anni, la sua arte è stata approfondita dalla naturale capacità di trasmettere emozioni e atmosfere specifiche, che lo posiziona nel lignaggio dei più grandi cantautori classici. Artisti del calibro di Ed Sheeran, Adele e Hozier hanno riconosciuto la sua influenza nel mondo del cantautorato e della musica inglese in generale e David Gray ha continuato a seguire il proprio percorso artistico.
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