Il loro ultimo album s’intitola Fuori dall’hype, ma questi 6 amici di Bergamo, dentro l’hype ci sono immersi. A partire dal 4 febbraio, infatti, saliranno sul palco del Teatro Ariston di Sanremo.
Come ogni gruppo indie che si rispetti, non potevano che scegliere un nome criptico e originale, il loro deriva dalla birra inglese Tactical Nuclear Penguin.
La band lombarda nata circa 10 anni fa ha all’attivo un EP, quattro dischi e la partecipazione all’album tributo Faber Nostrum, omaggio a Fabrizio De Andrè. Dopo diversi anni di autoproduzione, con Fuori dall’hype, i Pinguini Tattici Nucleari approdano a una major e riempiono i palazzetti: la data del prossimo 29 febbraio al Mediolanum Forum di Assago è sold out, per questo, hanno deciso di prolungare il tour che, salvo aggiornamenti, si concluderà il 19 marzo, sempre ad Assago. Per il frontman Riccardo Zanotti è stato il caso a far incontrare questi 6 ragazzi, a metterli assieme e a farli arrivare ai palazzetti.
Ironia, giochi di parole, malinconia, ritmo scanzonato, cantautorato sono alcuni degli ingredienti della produzione musicale di questa band.
La loro partecipazione a Sanremo è segno di un trend cominciato qualche anno fa: quello di coinvolgere nella kermesse nazional-popolare per eccellenza artisti e band indipendenti. Nel 2018 il gruppo di Lodo Guenzi & company, Lo Stato Sociale, si è classificato al secondo posto e nel 2019, protagonisti del Festival sono stati The Zen Circus e gli Ex-Otago, Motta e Ghemon. Una scelta, a mio parere, positiva perché Sanremo è una vetrina amplificatrice, nel bene e nel male, che raggiunge milioni di persone. Certo, una riflessione sorge spontanea sul perché artisti e band indipendenti scelgano o accettino di diventare, in qualche modo, mainstream. Al Festival, i Pinguini sono in gara con Ringo Starr, brano che esprime la loro stima nei confronti di uno dei componenti dei Beatles, secondo Riccardo Zanotti, il più riservato, quello che restava un po’ in disparte, in linea con la filosofia della band. Interessante il medley che proporranno nella serata delle cover, non uno, ma ben 8 brani presentati in gara a Sanremo, per ripercorrere la storia del Festival, dal 1952 al 2019. Papaveri e papere, Nessuno mi può giudicare, Gianna, Sarà perché ti amo, Una musica può fare, Salirò, Sono solo parole, Rolls Royce saranno riproposti dalla band sicuramente in modo originale, scanzonato e rock. Il gruppo ha annunciato con un tweet il titolo di questo medley: I'm going slightly medley, un omaggio nell’omaggio, a Sanremo e alla I'm going slightly mad dei Queen. Aspettiamo, quindi, il 4 febbraio per scoprire quanto i Pinguini saranno tattici e nucleari sul palco di Sanremo
Articolo del
26/01/2020 -
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