Gli incisivi Tool, una delle poche band di culto ancora in circolazione, il prossimo 30 agosto si apprestano a rilasciare il loro attesissimo album: Fear Inoculum. Il gruppo nasce nel 1990 da Danny Carey (batteria), vero motore propulsivo delle lunghe tracce della band, Adam Jones (chitarra), Maynard James Keenan (voce) e, dal 1995, da Justin Chancellor (basso) sostituendo il bassista originale Paul D’Amour.
Il loro è un mix di alternative metal e art rock americano che presta anche influenze dal rock progressivo e psichedelico. I loro temi iniziali si caratterizzavano per un’estetica nichilista e ammaliante che segnava qualcosa di radicalmente nuovo traendo ispirazione da storie d’amore perverse o dalle tante, troppe, discrepanze che intaccano la società americana, sia sul piano religioso come su quello dei rapporti sociali. Tra il loro capolavori è doveroso ricordare Ænima album del 1996. Un disco in cui la proposta musicale dei Tool si dilata e vengono aggiunte al tessuto sonoro, già molto fitto, percussioni, campionamenti, suoni orientaleggianti e effetti alieni. Basti pensare all’intro di « Eulogy », suonata da Adam Jones che utilizza le corde dopo il ponte della sua Les Paul mentre con la mano sinistra tiene un accordo di Mi, decisamente grandioso. « Pushit” e « Ænema » sono tra i pezzi in assoluto più trasognati e trascinanti dei Tool. Un continuo mutare d’atmosfere, di suoni il tutto accompagnzato dalla strabiliante voce di Maynard. Sembra un Caronte in viaggio verso il lato più oscuro dell’uomo.
Venendo ora alle fresche news due sono i brani che i Tool, durante il festival « Welcome to Rockville” hanno svelato:"Invincible" e "Descending", quest'ultima già suonata live ma solamente in versione strumentale. Il chitarrista Adam Jones ha recentemente dichiarato a Guitar World che l'album contiene sette tracce e due transizioni che durano 85 minuti. Mentre scriveva l'album, Jones e la band erano fortemente ispirati dal numero sette. Tutto insomma sembra ruotare intorno al sette. Sempre Jones ha confessato che i sette battiti continuavano a salire e i riff in sette continuavano a venire.
Dopo aver ascoltato e riascoltato queste due anteprime, abbastanza lunghette più di dieci minuti ognuna dove « Descending” stavolta è cantata da Maynard, trasmettono come i lavori precedenti la sensazione di un energia che vuole sprigionarsi e questa sensazione si evince soprattutto con la batteria continua.
Strumentalmente sono assolutamente incredibili, il drumming folle. Il posizionamento della voce in “Invincible” impeccabile. Maynard potrebbe intervenire un po' di più con la sua voce dopo il lungo strumentale in “Descending” un po 'come in “Reflection”, ma cio' resta marginale. La voce in generale è fantastica, staremo a vedere se le altre tracce mostreranno un po' più di grinta nel canto poiché il disco è stato già descritto come abbastanza pesante e questo risulterebbe sicuramente più adatto.
E intanto, per cavalcare l’attesa di tutti i fans, i Tool hanno pubblicato proprio oggi «Fear Inoculum » nuovo singolo, nonché title-track, del nuovo album in uscita tra meno di 23 giorni…
Articolo del
07/08/2019 -
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