Ricordare un compleanno a volte non ha una connotazione solo formale. Chissà che senso ha dire che Kurt Cobain il 20 febbraio avrebbe compiuto 50 anni, a 23 dal suo suicidio, avvenuto il cinque aprile del 1994.
Fermarsi ancora una volta e insistere sulla figura del chitarrista e creatore dei Nirvana, invece, ha ancora senso. In primis, perché lo si fa per rendere pieno merito ad una figura che ha cambiato la traiettoria di tutto un movimento musicale, sterzando con forza su melodie e stili che rimarranno negli annali con una qualifica di genere, quel grunge che ha contagiato centinaia di gruppi di mezzo mondo grazie all’intuito dei Nirvana.
Un secondo valido motivo per ricordare Cobain è che nonostante siano passati quasi ventitre anni dalla sua scomparsa, nonostante tutto il lungo tempo trascorso e le verità ufficiali messe nero su bianco, la sua scomparsa rimane per molti a tutt’oggi un complicatissimo giallo. Ad alimentare il caso, negli anni, si sono succeduti dichiarazioni, documentari, ipotesi di complotto e ora, anche una serie di foto “misteriose”.
Ad alimentare i dubbi su quel misterioso pomeriggio in cui Cobain ha perso la vita alcuni scatti inediti pubblicati sul sito del Dipartimento della polizia di Seattle, la cittadina dove nel 1994 Cobain venne ritrovato cadavere a soli 27 anni dopo essersi, secondo il report del coroner autore dell’autopsia, suicidato. Nelle immagini, a quanto pare recenti, è visibile, per la prima volta integralmente, l’arma con cui Cobain si sarebbe procurato la morte, un fucile a pompa modello Remington M-11 calibro 20 comprato per il musicista di Aberdeen da Dylan Carlson, frontman degli Earth e suo grande amico. A mostralo all’obiettivo è il detective Michael Ciesynski , specializzato in cold cases, i casi ancora in attesa di soluzione.
Sui dubbi e le lacune investigative successive alla morte di Cobain sono state fatte molte ipotesi e gli ultimi giorni del cantante dei Nirvana hanno attratto l’interesse del mondo del cinema e della televisione, alla ricerca di una risposta.
Per ricordare questo “anniversario”, il 20 febbraio il canale VH1 proporrà una serata speciale, con il documentario Kurt Cobain – All Apologies: a seguire Last Days, film diretto nel 2005 da Gus Van Sant e liberamente ispirato agli ultimi giorni della vita del frontman dei Nirvana. Per concludere verrà trasmesso Unplugged Nirvana seguito da una rotazione dei video musicali più belli della band di Seattle.
Articolo del
20/02/2017 -
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