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Duke Garwood
Il ritorno di Duke Garwood, nuovo disco e a febbraio in tour in Italia
di
Miki Marchionna
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«Non abbiamo bisogno di musica arrabbiata oggi. Tutti possiamo accendere la televisione e assistere a un “horror show’’. Sto provando a distillare questo sentimento frustrante che tutti noi proviamo in qualcosa di più mirato».
E ascoltando il nuovo disco Garden of Ashes, edito da Heavenly Records/[PIAS] e pubblicato il 10 febbraio 2017 in Italia, sembrerebbe che il messaggio di Duke Garwood sia stato ben tradotto in note. Il chitarrista inglese, che vanta nella sua carriera collaborazioni con the Orb, Alexander Tucker e Mark Lanegan, costruisce il suo settimo album sulla base di atmosfere estremamente rilassanti, evocative, distaccate dalla realtà, che invitano a chiudere gli occhi e ad assaporare ogni secondo della sua musica, in questo caso strumento di catarsi.
Non manca certamente la dimensione blues negli arrangiamenti, seppur nebbiosa e a tratti cupa, che si mescola con la voce del polistrumentista: calda, sussurrante, calma. Ma da cosa è composto questo “giardino’’, oltre che di ceneri, come suggerisce il titolo del nuovo lavoro dell’artista? «È un giardino fatto di bene e male – spiega il musicista – il giardino del paradiso che noi conosciamo è stato distrutto per soddisfare l’avidità dei soldi delle persone. L’abbiamo ridotto in cenere».
Il sound del disco intero non è esattamente britannico. Qui le sonorità prettamente blues del pezzo di apertura Coldblooded o di Move On Softly si mischiano a suoni più eclettici, a volte indirizzati verso la musica sperimentale americana targata fine anni '60, come in Heat Us Down.
Undici tracce in totale, in cui la voce di Duke Garwood rappresenta la portata principale, il narratore senza il quale non potremmo capire a pieno la storia che questo Garden of Ashes cela. Duke Garwood sarà in Italia questo febbraio.
Ecco le date: 23 FEBBRAIO - MONK- ROMA 24 FEBBRAIO - Teatro della Concordia SAN COSTANZO (PU) 25 FEBBRAIO - Spazio 211 TORINO 26 FEBBRAIO - Locomotiv BOLOGNA
Articolo del
14/02/2017 -
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