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Yazz Ahmed
A Paradise In The Hold
2025
Night Time Stories
di
Riccardo Rossi
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"A Paradise In The Hold", uscito per l’etichetta Night Time Stories il 28 febbraio 2025, è un'esperienza sensoriale e intellettuale, un'esplorazione sonora che trascende i confini del jazz tradizionale per abbracciare un universo di influenze mediorientali, elettronica ambient e un lirismo profondo che tocca l'anima.
La complessità di questo disco risiede nella sua tessitura sonora. Yazz Ahmed (tromba, flicorno) fonde magistralmente elementi acustici ed elettronici, creando un tappeto sonoro ricco e stratificato. La sua tromba, a volte malinconica e meditativa, altre vibrante e penetrante, si muove con agilità attraverso arrangiamenti che spaziano da momenti di eterea solitudine a passaggi di intensa collettività, il tutto volto alla tessitura di un'architettura sonora sofisticata.
Le influenze mediorientali si manifestano non solo nelle scale e nelle melodie, ma anche nell'atmosfera generale, intrisa di un'antica saggezza e di un senso di spiritualità. Non si tratta di una mera giustapposizione stilistica, ma di una vera e propria fusione, dove il jazz si apre e si arricchisce di nuove prospettive, come se il deserto e il mare si incontrassero in un abbraccio musicale, dove la tradizione incontra l'innovazione.
Ogni traccia è un frammento di un'esperienza umana che è allo stesso tempo personale e universale, arricchita altresì da un collettivo numeroso di musicisti e voci. Ci sono momenti di struggente bellezza, esplorazioni dinamiche del suono con un senso di ricerca e di scoperta che si manifesta attraverso improvvisazioni vivaci e interplay intricati. L'album è anche un atto di resilienza, un canto di sfida e di celebrazione della propria identità di trombettista e compositrice britannico-bahreinita. Ascoltare "A Paradise In The Hold" è un'esperienza che richiede attenzione e apertura. E’ musica che invita a una profonda riflessione, a un viaggio introspettivo grazie ad una profondità emotiva che risuona a lungo dopo che l'ultima nota è svanita.
Un lavoro che sugella in modo definitivo il genio compositivo e interpretativo di Yazz Ahmed e un invito a trovare la bellezza nel viaggio, a custodire la propria unicità.
Articolo del
29/05/2025 -
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