Secondo album per Marta De Lluvia, poetessa e cantautrice originaria di Recanati. Marta ha una formazione classica alle spalle e ha studiato jazz prima di approdare alla musica d’autore.
Il disco si intitola “La Festa Che Non C’era” e continua il discorso musicale intrapreso con “Grano” nel 2019, disco entrato in finale alla Targa Tenco. Le dodici canzoni entrate a far parte del nuovo album sono state tutte composte durante la pandemia, un periodo che coinciso anche con la gravidanza della stessa Marta. Brani come “Domestica Duna”, “Cercasi Miracoli”, “Mare”, “La Festa Che non C’era”, “In Amore”, “Malerba” e “Bastava La Città” sono tutti fortemente autobiografici, ma contengono emozioni che appartengono ad ognuno di noi. Storie diverse che raccontano sentimenti come la rabbia, il rimpianto, la gratitudine, la tristezza e la solitudine, stati d’animo vissuti in prima persona, ma comunicati attraverso la forma canzone.
Marta De Lluvia non ha solo il dono di una bella voce, educata e importante, ma sa anche scrivere testi molto introspettivi e profondi, che provengono dalle “stanze nude dell’anima”. Marta canta la sua vulnerabilità, mette in scena la sua vita interiore e riesce a sublimare scene di vita quotidiana, le carica di lirismo, le riempie di poesia. Da un punto di vista più strettamente musicale Marta De Lluvia ci presenta raffinate soluzioni acustiche o morbidamente elettriche, a metà strada fra il jazz e la canzone d’autore. Artista oltremodo sensibile, consapevole della propria fragilità, ma sempre alla ricerca di un significato, Marta rivela con questo suo nuovo album una grande voglia di abbracciare il mondo e si richiama a radici profonde che legano il nostro passato con il presente.
Canta la passione per la vita, che emerge malgrado la sofferenza, racconta di una umanità diversa ma comunque legata stretta ad un destino comune. Un album bellissimo e toccante, la cui produzione è stata affidata a Edoardo Petretti, mentre gli arrangiamenti delle nuove canzoni sono stati curati da Federico Ferrandina. Da ascoltare.
Articolo del
30/11/2023 -
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|