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Au Suisse
Au Suisse
2022
City Slang
di
Giancarlo De Chirico
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Album d’esordio per gli Au Suisse, un nome che forse vi dirà poco, ma che in realtà è l’incarnazione di un progetto fortemente voluto da due pionieri della “nu-disco” , già noti per aver fatto parte del gruppo Metro Area.
Musicisti molto preparati ed esperti che rispondono ai nomi di Morgan Geist, noto dee-jay, produttore musicale e fondatore della casa discografica Environ, e di Kelley Polar, compositore, polistrumentista e cantante Il disco è intitolato “Au Suisse”, come il nome della nuova band, e raccoglie nove canzoni improntate ad una “new wave” sofisticata ed elegante che contiene numerosi elementi che la fanno avvicinare alla musica disco dei primi anni Ottanta. Brani come “Savage” e “Control”, i primi due singoli estratti dall’album, dimostrano gusto e attenzione su come generare suoni - fatti di echi e di riverberi - in grado di evocare stati d’animo, in particolare un senso di solitudine. Potrebbe sembrare strano dato che vi stiamo raccontando di un album ispirato a certo “dancefloor” ma bisogna riflettere sul fatto che i due musicisti che compongono Au Suisse hanno lavorato al disco in tempi di pandemia e di reclusione forzata.
Hanno fortemente voluto un disco che non contenesse degli arrangiamenti troppo ingombranti e in particolare Morgan Geist è divorato da anni dall’ossessione di creare una musica “dance” moderna. Si può definire quindi “Au Suisse” come il primo passo verso una nuova era del “dance floor”, meno chiassosa, meno sfrontata, più incline ad atmosfere vicine ad un pop elettronico rarefatto e di ottima fattura.
Articolo del
30/11/2022 -
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