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John Carpenter
Lost Themes III: Alive After Death
2021
Sacred Bones Records
di
Ida Stamile
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Accantonata la macchina da presa da circa dieci anni, John Carpenter continua invece a costruire le sue colonne sonore immaginarie. Il regista ha infatti dato alle stampe il terzo capitolo dei Lost Themes. Il progetto era stato avviato nel 2015 e nel 2016 era arrivato Lost Themes II. Ad accompagnarlo in queste lande sonore immaginifiche c'è al piano e ai synth suo figlio Cody e alla chitarra elettrica, Daniel Davis (figlio di Dave Davies dei Kinks).
Lost Themes III: Alive After Death affonda le sue radici su una visione sonora minimale e dall'animo vintage. Il disco conserva infatti una nebbia ritmica che rievoca ambientazioni Settanta/Ottanta, con tappeti sintetici che abbracciano digressioni prog. In questo flusso di coscienza strumentale, l'elettronica si fonde a un rock oscuro, i synth modulari duellano con la robustezza delle chitarre, restituendo attimi sonori dal cuore vespertino.
Il classicismo carpenteriano appare già dall'opener Alive After Death e prosegue con i fantasmi proto-punk di Weeping Ghost e Skeleton. Allucinazioni sinistre campeggiano in Dripping Blood e Dead Eyes, mentre Vampire's Touch appare desolata e nebulosa. L'elettronica più aliena fa capolino in Cemetery e un incedere sontuoso e oscuro tratteggia il ritmo della conclusiva Carpathian Darkness.
Carpenter riesce ancora una volta a edificare intensi universi paralleli, colonne sonore astratte, incubi notturni, sogni minimali ad occhi aperti per visioni sonore ancora tutte da esplorare.
Articolo del
25/02/2021 -
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