Dopo la pubblicazione del promettente “Souls On Sale” nel 2017, i Vlad in Tears tornano sulla scena rock internazionale con questo eccellente “Dead Stories Of Forsaken Lovers”, un album che ne consacra la maturazione e ne ribadisce la correttezza dell’impostazione musicale prescelta.
Un “gothick rock” a tinte oscure, che si avvale di un suono massiccio e potente, ma mai ridondante. Sulla scia di maestri quali Sisters Of Mercy, Mission e 69 Eyes, gruppi che hanno fatto la storia di questo genere musicale, i Vlad In Tears trovano una loro dimensione, sempre più riconoscibile, sempre più originale. Chitarre serrate, una sezione vocale minacciosa e oscura che pervade le dieci tracce del nuovo disco della band italo-tedesca, residente a Berlino. Il gruppo è composto da Kris Vlad, alla voce, da Lex Vlad, alla chitarra elettrica, da Dario Vlad, al basso e da Xander Vlad, alla batteria. Il disco parte alla grande con un pezzo appassionato, trascinante e corale come “We Die Together”, un vero e proprio inno “gothic-dark”, che vi ritroverete a mettere almeno 100 volte sul vostro lettore CD, con il vocalist Kris che ci regala il meglio di sé.
Sulla stessa lunghezza d’onda si innestano “Born Again”, il primo singolo tratto dall’album, che vede la partecipazione di Alexander “Lex” Wohnhaas dei Megaherz, la bellissima “Sleep Lover Sleep”, una ballata più lenta, ma molto evocativa, scritta da Stefano Maccarelli che compone musiche per film e serie televisive, e l’interessante, inquieta, “Dead”. Da segnalare infine “Tears Won’t Fall”, un pezzo decisamente hard rock, ma comunque molto ispirato.
Il formato digi-pack del disco prevede altre sette tracce, eminentemente acustiche come la splendida “Days Gone” . Album pregevole, di cui si consiglia l’ascolto.
Articolo del
27/05/2020 -
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