BENVENUTO SU EXTRA! MUSIC MAGAZINE - La prima rivista musicale on line, articoli, recensioni, programmazione, musicale, eventi, rock, jazz, musica live
|
|
|
The Divine Comedy
Foreverland
2016
Divine Comedy Records
di
Alice Prandin
|
Un violino imperioso, deciso, direi sinestesia di una luce divina, forse i raggi di luce della copertina, apre ”Foreverland”, il nuovo album di The Divine Comedy. Dalle tinte ‘’angeliche’’ la prima traccia (Napoleon Complex) ci fa prevedere un album solenne, e in effetti strumenti e melodie trionfali, quasi lirici, sono presenti in molte delle dodici tracce che compongono il disco. Foreverland, brano che dà il nome all’intero lavoro, con un coro maschile e la fisarmonica, ricorda gli affreschi di Brunelleschi nei quali il soffitto ha la pretesa di protendersi all’infinito, tra nuvole e troni divini. Con suoni che sembrano provenire da bacchette magiche e circondare mondi incantati, il gruppo irlandese sorprende per la maestosità delle armonie che riesce a mettere insieme in un solo lavoro. In ogni brano le sfumature, i dettagli e la voce ampia di Neil Hannon, ricordano l’Indie Pop dei Belle and Sebastian, con cui il cantante ha anche collaborato nel progetto God Help The Girl. Con Other People, registrata con un telefono, si smorzano un po’ i toni e, dopo averci innalzato con clavicembali e toni imperiosi, Hannon ci riporta, in modo simpatico, alla quotidianità. Come nei cartoni animati, quando la carrozza si allontana con i principi a bordo, carica della promessa di un Happy Ending, così con The One Who Loves You la band si congeda dal pubblico con un allegro arrivederci e la speranza che sia riuscita a farlo innamorare del fiabesco e magico “Foreverland”.
Articolo del
09/10/2016 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|
//www.youtube.com/embed/Ehxil2jZiok
|
|
|
|
|
|
|
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|