Serata che si annuncia carica di attese e che si rivela quanto mai bollente, oltre qualsiasi aspettativa, anche perché ti trovi piacevolmente a fare i conti dal vivo con i Gov’t Mule, una delle più autentiche realtà del Southern Rock oggi in circolazione. La band si è formata nel 1994 come progetto parallelo agli Allman Brothers Band, leggendario gruppo di rock blues dei primi anni Settanta, grazie al chitarrista Warren Haynes, tuttora alla guida dell’attuale line-up, e al bassista nonché vocalist Allen Woody, che purtroppo è venuto a mancare nel 2000. Ritroviamo sul palco invece Matt Abts alla batteria, con la band fin dagli esordi, insieme a musicisti più recenti come Jorgen Carlsson al basso e Danny Louis alle tastiere, alla seconda chitarra e - di tanto in tanto - ai fiati. Due ore e mezzo di diluvio chitarristico che spazia lungo brani vecchi e nuovi dei Gov’t Blues che non sono venuti qui stasera solo per presentare brani tratti da 'Shout!' il pur valido ultimo album, che risale a quasi due anni fa.
Si comincia infatti con Bad Man Walking e Perfect Shelter, composizioni che fanno parte di 'Deja Voodoo', album del 2004. Si prosegue poi con il rock cadenzato e potente di Inside Outside Woman Blues e di Any Open Window, dal fantastico 'By A Thread' del 2009 e solo più tardi cominciano a farsi strada brani più recenti come la bellissima Scared To Live, influenzata dal dub e dal reggae, entrambi vecchi amori di Warren Haynes, come l’heavy blues di No Reward e il funky blues di Stoop So Low, tutti presenti su 'Shout!', un album all’altezza del grande passato dei Muli Governativi. C’è anche una piacevole sorpresa: l’esecuzione dal vivo di Instrumental Illness, un vecchio brano degli Allman Brothers, ripreso recentemente durante una jam session con il jazzista John Scofield.
Non c’è niente da fare: anche se la struttura melodica di certe composizioni può sembrare eccessivamente rigida o datata, quando i Gov’t Mule suonano dal vivo il volume di suono, l’impatto uditivo e la tecnica che mettono in campo supera qualsiasi giudizio, ci porta ben oltre stilemi musicali o mode culturali. E’ un gran bel sentire, molto anni Settanta, che fa leva su guitar solo magari troppo lunghi e un po’ onanistici, ma che spaccano, sempre e comunque! Un rock classico che parte dalla strada tracciata dal rock psichedelico che fu dei Grateful Dead prima, degli Allman Brothers poi e che adesso è terreno fertile dei Phish, un gruppo che in America può contare ancora su un grande seguito.
Anche questa sera all’Orion di Ciampino, il pubblico è quello delle grandi occasioni, e non è arrivato fin qui soltanto da Roma. Il concerto prosegue senza un attimo di sosta con Child Of The Earth recuperata da 'High & Mighty' e con una piccola perla come Wandering Child, tratta da 'Life Before Insanity', album del 2000, l’ultimo registrato con Allen Woody ancora in vita. Dal pubblico chiedono a Warren Haynes un ricordo di B.B. King e lui risponde accennando le note iniziali di quella che poi si rivelerà una superba versione di I Got Some Outside Help I Don’t Need, vecchio brano di King. Ma le cover non finiscono qui: riconosciamo Stratus di Billy Cobham e - proprio alla fine del concerto - subito dopo Blind Man In The Dark, arriva a sorpresa People Are Strange dei Doors, con un prezioso intervento alla tromba di Danny Louis.
Rock Sudista infarcito di blues, di jazz, di funky e di musica soul per una band che dal vivo offre il meglio di se stessa e che anche in questa occasione ha svolto il suo “sporco” lavoro davanti ad un pubblico di “reduci“ felici di stare là e di farsi spappolare il cervello dal suono delle chitarre che Haynes alternava con fare maniacale al succedersi di diversi brani. Rock and Roll!
SETLIST:
Bad Man Walking Perfect Shelter Inside Outside Woman Blues Any open Window No Reward Scared To Live Child Of The Earth Instrumental Illness (The Allman Brothers Band) Stoop So Low Wandering Child I Got Some Outside Help I Don’t Need (B.B.King) Slackjaw Jezebel Stratus (Billy Cobham) Blind Man In The Dark
Encore People Are Strange (The Doors)
(La foto di Warren Haynes all'Orion di Ciampino è di Giancarlo De Chirico)
Articolo del
25/05/2015 -
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