C'è vita sul pianeta dell'elettronica italiana, e quanta. Il duo umano/robotico dei Cobol Pongide al debutto con l'album "Musica per Anziani Cosmonauti" sorprende e convince, con la loro micromusica/8 bit (primo cd in Italia). Sperimentazione fine e soluzioni geniali pervadono un lavoro che mette in luce un genere che in Italia dal duemila ha visto cimentarsi tanti micromusicisti, portando alla nascita di eventi ufficiali e del primo headquarter italiano, il MicroBo a Bologna. Utilizzando tastiere giocattolo, vecchi home computer (Commodore 64), un game boy e vecchi hardware, l'album si schiude in una varietà di suoni impressionante, trasmettendo vivacità bit per bit. Destinazione esoplanetaria apre ufficialmente le trasmissioni, da lontano i segnali sonori rimbalzano e riempiono i vuoti, un preludio leggero ad una fantastica avventura. Lunakhod è un concentrato di superbi elettromeccanismi è vivace e divertente, col suo ritmo arcade ti fa scuotere la testa, cercando di inseguire i suoni che s'intrecciano; La mia prima volta in tecnicolor è una delle tracce più belle, solare e simpatica con un loop minimale e ballabile, ti mette subito di buon umore col suo ritmo coinvolgente; Cosmismo invece pecca forse di un eccesso di sperimentalismo, non riuscendo a fondere a pieno momenti troppo distanti, solo nel finale raggiunge una certa coerenza melodica. Musica per anziani cosmonauti è una frenetica, scalpitante scossa aliena alla scoperta di circuiti solitari, che si dipana oltre un battito metallico. Micromacchine è la giusta colonna sonora per il "livello speciale", quello in cui non devi ammazzare nessuno, ma devi solo divertirti e fare punti evitando i pericoli, una tra le tante tracce scanzonate e divertenti che caratterizzano tutto il lavoro; C'è una concreta possibilità che Laika sia ancora viva è l'ossessiva ricerca dell'imprevisto con cambi repentini e stravolgimenti, un ingranaggio che funziona gioioso e armonico tra scampanellii e perdita di equilibrio; Elettronica discount una delle più frenetiche, regala all'album due minuti e dieci di slancio e attimi di puro divertissement viaggiando sicura tra note delicate lanciate dalla piccola orchestrina dei Cobol pongide. Da sottolineare che alcuni degli strumenti utilizzati sono auto costruiti, e quindi tutto il lavoro è impreziosito oltre che dal rispolverare vecchi bit desueti, da suoni pensati appositamente per l'occasione; l'accostamento delle varie strumentazioni utilizzate, dalle vecchie tastiere didattiche alle consolle, è un gioco riuscitissimo, che non perde colpi, ma anzi guadagna punti via via che si va avanti. Sa inizia in sordina rilasciando gradualmente nello spazio circostante le sue particelle sonore, delicate ed eteree in un dosato ritmo marciante; Complesso tecnico disadattato è una traccia molto intensa con melodie calibrate e ritmata a tal punto da insinuarsi subito sotto pelle; Trabiccolo pluristadio viaggia ondeggiando e incerta, forse la traccia più "maledetta" quella del livello con gli zombie; Manifesto neoCosmista è l'inno al cambiamento, alla libertà espressiva, alla rinascita sotto nuove forme, Atletici e baro fobici riporta ritmo e sconquasso messi in pausa sparando mega asteroidi sonori che si infrangono crepitando al suolo, una folle corsa sulla via del puro sperimentalismo. Inizia a calare il sipario, Interkozmosz avvia i reattori per il ritorno alla base, si riparte con una melodia celestiale prima e il crescendo del ritmo poi a salutare i nostri eroi; Nova Zvezdny Gorodok è una perfetta chiusura, delicata e breve, quasi una piccola chicca alla fine dell'album. Il lavoro dei Cobol Pongide è la testimonianza che sperimentazione e fantasia se ben coniugate danno frutti vivissimi e sorprendenti, una lezione alla musica moderna che produce suonerie da chi di quei suoni ne ha fatto un'arte.
Articolo del
09/03/2009 -
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