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THE DISTRICTS - “4th And Roebling”
I The Districts sono pura energia e il loro nuovo album, ”A Flourish And A Spoil”, esce il 10 Febbraio su Fat Possum Records. John Congleton (St. Vincent, Angel Olsen, Swans) ha prodotto e mixato l’album ai Seedy Underbelly Studio (ex Pachyderm Studio) di Cannon Falls, Minnesota. Le 10 tracce dell’album catturano le chiassose performance dal vivo del quartetto, i cui componenti hanno tutti età compresa tra i 19 e i 20 anni. Secondo il The Guardian, «The Districts saranno la vostra nuova band preferita». La band si è formata nel 2009, mentre i membri erano ancora al liceo nella Contea di Lancaster, Pennsylvania. I The Districts sono il cantante/chitarrista Rob Grote, Connor Jacobus al basso e Braden Lawrence alle percussioni con Pat Cassidy alla chitarra, che si è unito alla band dopo l’uscita di Mark Larson. I The Districts sono stati in tour con band quali Deer Tick, White Denim, Dr. Dog e Temples e hanno conquistato i fan di entrambe le sponde dell’oceano con i live del 2014 al Lollapalooza, ACL e Reading Festival, tra gli altri. Consequence of Sound dice, «Come performers sono naturali, con la fiducia e la presenza scenica di gruppi con il doppio degli anni e due volte più famosi» e Interview Magazine lancia la sfida, «provate a tener ferma la testa». La band sarà in tour per tutto il 15 e le date del tour verranno annunciate prossimamente.
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WILDBIRDS & PEACEDRUMS - "Rhythm"
I Wildbirds & Peacedrum tornano, con il primo nuovo materiale in 4 anni che si presenta scarno, affamato e provocatorio. "Rhythm", questo il titolo del nuovo album, rappresenta la singolare e feroce visione del duo composto dai coniugi Mariam Wallentin e Andreas Werliin che, eliminando tutte le sovrastrutture, sono riusciti a catturare l'immediatezza e muscolarità affinate durante anni di concerti. "Rhythm" è un album diretto, intenso e potente che cattura la forza dei loro live e uscirà ufficialmente il 3 Novembre 2014. Da oggi è possibile ascoltarlo attraverso lo streaming integrale dell'album su Bandcamp . I Wildbirds & Peacedrum suoneranno al Biko di Milano il 13 novembre prossimo.
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ALIA - Cats
“Asteroidi” è il primo disco sulla lunga distanza di Alessandro Curcio in arte Alia in uscita il 18 novembre su etichetta Neverlab Dischi. Undici tracce immediate, cantabili e profonde contrassegnate da una parola astronomica che racchiude tanti significati e li ravviva nel suo immaginario fatto di spazio stellare, orbite, impatti. Per rappresentare le tante facce di un disco pop, che però ha un'indole decisamente d'autore, eppure lieve, ma di quella levità che si appoggia sul cuore e nei pensieri per non lasciarli più. “Asteroidi” è stato prodotto da Giuliano Dottori (ex Amor Fou) come il precedente ep “Ària” (2013). Il primo singolo che anticipa il disco è “Cats”, un brano che è un elogio dell’intimità casalinga, del silenzio ma anche della difficoltà di comunicare e di relazionarsi cantato insieme all'ex Madreblu Raffaella Destefano, uno dei due ospiti di Asteroidi – l'altro è Cesare Malfatti (ex La Crus) che suona la chitarra acustica in “Goldie Hawn”.
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MOTHELL – Nebula Sound System
"Nebula Sound System - EP" è il secondo progetto dei Mothell per la Doner Music di Big Fish. Dopo "Our lips - EP", che a fine 2013 aveva raggiunto il traguardo del primo posto nella classifica di musica elettronica sull'iTunes store italiano, i Mothell tornano con un progetto dalle forti influenze shoegaze e post-rock che ha tutti i presupposti replicare gli ottimi feedback del precedente lavoro: l'esordio di "Nebula sound system" li vede infatti debuttare al secondo posto della classifica di musica elettronica e al quindicesimo della classifica generale su iTunes. Un EP che è un passo fondamentale per l'evoluzione artistica dei Mothell: «Con "Nebula Sound System - EP" abbiamo intrapreso una strada più intima e personale, nella quale l'ascoltatore ha un solo compito: lasciarsi trasportare emotivamente. Il nostro modo di lavorare con l'elettronica si è evoluto, di conseguenza i suoni sintetici (in parte digitali ed in parte analogici) ora lasciano spazio anche alle chitarre e agli effetti tipici di generi parecchio cinematici come lo shoegaze ed il post-rock. La voce di Charlotte Bridge è li in mezzo a tenere in piedi il tutto, anche se in qualche modo sembra provenire da un altro territorio o addirittura un altro pianeta. L'immensità dello spazio, la piccolezza degli essere umani e la loro incredibile capacità di interferire col cosmo attraverso i propri sentimenti, sono il principio di base al quale ci siamo ispirati per questo nostro nuovo lavoro. "Nebula Sound System - EP" è fatto di canzoni a metà strada tra il pop e l'alternative, due mondo che insieme posso generare vere e proprie esplosioni.»
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KLASMOS – Burnt
Dopo anni di collaborazioni in studio e performance dal vivo in una selezione di festival internazionali, esce in italia il 28 ottobre per Erased Tapes Records l'omonimo album di debutto di Klasmos il progetto dance degli islandesi Ólafur Arnalds e di Janus Rasmussen, la mente della band elettro-pop Bloodgroup. L'omonimo disco di debutto ”Kiasmos”, registrato nello studio di Reykjavík di Ólafur, è stato composto con strumenti acustici come pianoforte, batteria ed quartetto d'archi affiancati a sintetizzatori, drum machine e delay: il risultato è un disco che si adatta alla perfezione sia all'ascolto casalingo che al ballo. Se si ascolta attentamente è possibile individuare i diversi utilizzi delle dita sul piano e persino il suono del lento scorrere del metallo di un accendino che sostituisce l'ordinario suono del hi-hat elettronico, donando all'album un'atmosfera estremamente intima ed unica. Mescolando l'esperienza al pianoforte di Ólafur con le atmosfere synth tipiche di Janus, l'album esplora nuovi territori fino a raggiungere un'estetica inedita nel repertorio di entrambi i musicisti.
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MOVIE STAR JUNKIES - Rising
I Movie Star Junkies sono tornati con un nuovo disco, “Evil Moods”, che profuma di letteratura noir e hard boiled americana, intriso di atmosfere torride e polverose che arrivano da decenni lontani; un disco sporco, senza ritorno, una scarica di adrenalina e di rabbia che non viene quasi mai incasellata nella rassicurante forma del ritornello. Un songwriting primitivo che a volte è un susseguirsi di lunghe strofe, a volte mitragliate di batteria e chitarre taglienti che ti lasciano inchiodato lì, con il bicchierino vuoto di tequila in mano. Ma soprattutto, “Evil Moods” è un disco che racchiude l'essenza dei Movie Star Junkies, quell'epifania, quello sfogo selvaggio e assolutamente spontaneo che li rende così unici. Dieci canzoni registrate in Italia e mixate a Berlino, con la preziosa mano di Maximilian Weissenfeldt di Whitefield Brothers ad alcune percussioni, dieci scariche elettriche che confermano la statura dei Movie Star Junkies, la forza prorompente che sanno sprigionare quando accendono i loro amplificatori e imbracciano gli strumenti. Un gruppo musicalmente maturo e distintamente riconoscibile, così tanto da potersi muovere in qualunque direzione, dal Texas alle pagine di un noir, dal Messico ad una sala prove immersa nella nebbia, dalle storie minime ai grandi drammi.
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