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Symphony Of A Man
Il 18 agosto King Tuff, il progetto di lunga data di Kyle Thomas, pubblicherà ”Smalltown Stardust” (deluxe dust) su tutte le piattaforme online. Questa versione ampliata, solo digitale, del suo acclamato album pubblicato all'inizio del 2023, include l'album originale di 11 tracce, un brano inedito e quattro versioni in studio di brani dell'album. Kyle Thomas, mente dei King Tuff, ha commentato così la pubblicazione: "Per la versione deluxe di Smalltown Stardust, ho fatto un po' di ricerche e ho trovato alcune versioni alternative di canzoni del disco. Spesso provo le canzoni in modi diversi prima di arrivare alle versioni definitive, e questi brani ne sono una buona rappresentazione! Alcune di queste canzoni sono rimaste in sospeso per anni prima di trovare la giusta collocazione. Ho scritto "The Wheel" nel 2005! A volte hanno solo bisogno di tempo, credo.” King Tuff ha pubblicato ’Symphony Of A Man’, un nuovo singolo estratto da questa versione digitale ampliata. A proposito del brano, Thomas dice: "È la prima canzone che io e Sasami abbiamo scritto quando abbiamo iniziato a lavorare al disco, su un musicista misterioso e solitario di cui non farò il nome (Chris Weisman). È stata finita a metà e abbandonata molto presto, ma mi piace così com'è!.
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Medioriente
I Bud Spencer Blues Explosion ci hanno preso gusto: dopo ’Vandali’ e Stranidei, i due singoli usciti a maggio dopo cinque anni di silenzio, pubblicano su tutte le piattaforme digitali altri due nuovi brani per la Tempesta dischi: ’Medioriente e ’Miku五.“All’inizio avremmo voluto registrare una base per un pezzo rap, invece nel tempo abbiamo scritto Medioriente – racconta il duo - lavorandoci talvolta abbiamo anche tirato delle maledizioni, come con i computer, strumenti utilissimi, ma che provocano terribili ansie quando si bloccano. Imperfetti come noi”. Rigorosamente scritto tutto attaccato, ’Medioriente’ è diviso in due, una prima sezione nomade, robotica ed una seconda più onirica, ma va ascoltato tutto insieme come il titolo. ”Quando suoniamo cerchiamo l’energia e la passione di quando abbiamo cominciato, e a volte troviamo la sorpresa. Avete mai sentito una chitarra cantare in giapponese?” - affermano a proposito di ’Miku五, letteralmente Miku 5: la quinta jam, un esperimento, un puzzle, l’insieme di batterie distrutte e frammentate, melodie campionate a mano, in modo prodigiosamente disordinato. Un brano che ha una testa un corpo e una coda.
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Trans Europe Express
Andiamo in Liguria con due artisti di lungo corso. Il primo, meno illuminato dalle scene di quanto meriterebbe. Ginez è ciò che rende libero Giorgio, ciò che lo fa sentire vivo e vero. Ginez e il suo Bulbo della Ventola è come un circo ambulante, è come il suono di un rigattiere, è come una bottiglia di Sambuca da finire aspettando l’alba del nuovo giorno. “Sambuca Sunrise” è il nuovo disco di Ginez e il Bulbo della Ventola. Un disco di società, di leggerezza, di saltimbanco e di velenose bugie. E poi c’è Francesco Baccini. Una lunghissima chiacchierata che avrei voluto non finisse mai. “Archi e Frecce” è questo nuovo disco che porta in scena con la bellezza dell’Alter Echo String Quartet. È un disco di grandi successi ripescati lungo la sua vita e qui rivisti con un suono semplice, acustico, orchestrale… e poi due inediti, e poi quel lungo momento di confessione che io e lui ci siamo sempre restituiti ogni volta che ci siamo visti. Ne ho preso un trancio e ve lo lascio ascoltare.
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Trans Europe Express
Come primo ospite finalmente mi trovo con un cantautore, un artista, una nuova penna che seguo sin dal suo esordio eponimo del 2014 e poi nel disco firmato con la band Magora. Oggi torna sul suo percorso di inediti personali con un disco come “La Mia Malattia” . Parlo con stupore e fascino assieme a Roberto Fedriga, cantautore capace di una forma davvero personale e riconoscibile. Parole che forgiano immagini, allegorie, modi di sentire e soluzioni che si lasciano ricordare. Un disco sociale, a suo modo anche politico. E poi un nome che di certo ha poco bisogno di farsi presentare. Carmelo Pipitone e i suoi Marta Sui Tubi li abbiamo ampiamente conosciuti e digeriti. Ma qui incontriamo l’artista, il solista in tutti i sensi, incontro il cantautore e il produttore artistico. La sua canzone personale oggi possiamo ascoltarla anche in un disco live dal titolo “Solo Dal Vivo” che racchiude due anni di concerti dentro i club di tutta Italia. Il suono che include riflessione, psichedelia, quel senso distopico di un tempo privo di tantissime cose “normali”. Dunque una puntata che unisce due voci che dovrebbero incontrarsi da vicino.
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Trans Europe Express
Hanno un cognome in comune ma due storie decisamente lontane nel tempo e nel modo di pensare al suono. Il primo è Carlo Valente, giovane penna della canzone d’autore italiana, pop quanto basta per richiamare la forma classica… d’autore come si deve che dimostra una forza nella parola davvero interessante. “Metri quadrati” uscito per Totosound è questo nuovo disco di inediti dentro cui campeggia anche un omaggio a De Gregori e una canzone scritta da Pino Marino. Bandiere e punti fermi di una canzone matura e decisamente personale. Il secondo Valente, Claudio Valente, artista di lunghissimo corso che ricordiamo quando ha portato in alto la voce di band quali Art Decò, Telegram e Holidays Futurisme. Da tempo in una carriera solista che oggi si corona di un nuovo disco dal titolo “Radio Sky” uscito per Dischi Soviet Studio. Ovviamente la New Wave, ovviamene il richiamo di un certo suono distopico - e forse non è un caso che dentro l’ultima traccia troviamo anche Jason Lindner, tastierista di Bowie in “Blackstar”. Perché è lì che ci troviamo, di futuro e di radici, di una radio che diffonde messaggi di salvezza.
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Trans Europe Express
Una puntata visionaria, distopica, che alla parola affida una responsabilità alta. Partiamo da Il Silenzio delle Vergini, formazione fondata da Armando Greco a cui rapisco del tempo per ragionare sul suono e sulla parola di questo nuovo disco intitolato “La Chiave di Berenice” uscito per gli amici de I Dischi del Minollo di Francesco Strino. Disco apolide in senso estetico, di spoken words scuro, in cerca di luce, segmenti di introspezione dentro cui navigare scandagliando se stessi. E poi un doppio 45 giri corredato di un fumetto a cura di Andrea Frittella. Parleremo con Alessandro Denni e il suo progetto collettivo titolato Il Wedding Kollektiv che sforna un’opera multidirezionale dal titolo “2084”: ragionare su quello che la pandemia ha seminato come nuove normalità dipingendo un futuro distopico ma decisamente possibile. Tanti i riferimenti alla letteratura e all’arte in tal senso ma su tutte un suono che di suo cerca una forma priva di abitudini.
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