Per la verità ha stentato un po’ a decollare, ma poi, pian piano – e con alcune imprevedibili entry dell’ultimissima ora - anche il 2011 ha offerto un’abbondanza di PEZZI (o CANZONI o MP3 o TRACKS che dir si voglia) belli, originali e/o memorabili. Insomma: la scena pop, o rock che dir si voglia, alla faccia dei depressi e di quelli “che era meglio prima”, è ancora viva e straordinariamente vitale, e offre innumerevoli motivi di interesse.
Fatemi dire che quest’anno è stato particolarmente complicato giungere a una Top 10 “condivisa” da parte della redazione. Il 2011 non ha espresso un dominatore assoluto e incontrovertibile come fu - ad esempio - Steady As She Goes nel 2006. Ci sono pertanto pervenute tante classifiche diverse quanti sono i nostri redattori, facendoci spesso mettere le mani nei capelli nell’apparente impossibilità di dare un senso ad una classifica che poi, in fondo, un senso non ce l’aveva. Ma alla fine, pesando e ripesando, spostando e aggiustando e quando era il caso riverificando, ce l’abbiamo fatta (!) e la Top 10 è stata (prodigiosamente) partorita pure quest’anno.
E orsù, andiamo a rivelare chi è il successore di The Suburbs degli Arcade Fire, vincitore della nostra POLL nel 2010, di Two Weeks dei Grizzly Bear, campione nel 2009, di Time To Pretend dei MGMT, dominatore nel 2008, di All I Need dei Radiohead, n.1 nel 2007, e di Steady As She Goes dei Raconteurs, padrone assoluto del 2006: nel 2011 il nostro PEZZO preferito è stato...
1) Tom Waits – Bad As Me (da “Bad As Me”)
Sorpresi? Immagino di sì, e ad esser sincero anch’io sono rimasto meravigliato da questo anomalo responso (anomalo unicamente se si considera la linea abitualmente seguita dalla rivista, affannosamente alla ricerca di quelli che si pensano essere i “nomi nuovi” e il “sound di domani”). Si potrebbe pensare a un premio dato alla carriera, e magari forse lo è pure. Ma in realtà c’è dell’altro: il fatto è che a quarant’anni e oltre dalle sue prime strimpellate di chitarra in quel di San Diego, Tom Waits quest’anno ha tirato fuori dal cilindro (o da uno di quegli strani cappelli che indossa) un album (Bad As Me) che ha destato grande entusiasmo, certamente più del prevedibile per uno che si pensava avesse dato il meglio già da tempo immemore. Va detto che è meno ostico delle precedenti uscite, Bad As Me, e rappresenta un perfetto condensato di tutti i motivi per cui il 61enne Waits è giustamente considerato uno dei massimi artisti contemporanei, capace com’è di spaziare dalla ballata spezzacòre ai rumorismi dell’avant-garde, mantenendo come punti fermi i suoi strumenti scovati dall’antiquario e quella vocalità beefheartiana che sono il suo marchio di fabbrica. Il nostro Giancarlo De Chirico, nella sua elogiativa recensione del 5 dicembre, lo ha definito “un album che mescola ricordi ed emozioni, che procede secondo un disegno preciso, talvolta lento, in altre occasioni fragoroso, ma sempre distante dalle nuove tecnologie e dalla modernità. "Bad As Me" è un disco da gustare piano, con la giusta attenzione per le sfumature e per i dettagli, gettando uno sguardo alle liriche dei singoli brani, passaggi letterari, non soltanto canzoni.” Gran bella prova, insomma, di cui la title-track è stata l’evidente (a giudizio della redazione) punta di diamante: “un funky rock serrato, devastato da una sezione fiati prepotente e bizzarra”, nella puntuale descrizione offerta da Giancarlo De Chirico.
Key lyrics:
I’m the hat on the bed I’m the coffee instead The fish or cut bait I’m the detective up late I’m the blood on the floor The thunder and the roar The boat that won’t sink I just won’t sleep a wink You’re the same kind of bad as me
2) Wilco – Born Alone (da “The Whole Love”)
Non deludono mai, i Wilco: anche quest’anno hanno messo a segno un album (The Whole Love) che forse non ha raggiunto i vertici di originalità di Yankee Hotel Foxtrot e di A Ghost Is Born ma che ha ugualmente confermato il capobanda Jeff Tweedy come uno dei migliori songwriter della sua generazione. I Wilco sono stati stravotati dai nostri redattori, che hanno apprezzato vari pezzi come il singolo I Might, Art Of Almost e Dawned On Me, ma alla fine (nonostante una certa similarità con la precedente, splendida, Heavy Mertal Drummer) si è imposta, fino ad arrivare al secondo gradino del podio, Born Alone: una canzone “dove riemerge il gusto per la melodia che da sempre contraddistingue i Nostri”, come scritto dal nostro Marco Poggio nella sua recensione del 23 novembre. Nello stesso articolo Poggio giudicava così, nel complesso, la prova dei Wilco: “"The Whole Love" è senza ombra di dubbio un nuovo splendido tassello di una discografia lastricata di piccoli grandi capolavori, e conferma una volta di più i Wilco come una delle più straordinarie rock band attualmente in circolazione”. E ora torneranno in Italia l’8 e 9 marzo a Milano e Bologna, i Wilco: due concerti attesissimi già in odore di sold-out sui quali Extra non mancherà di fornirvi dei doverosi reportage.
Key lyrics:
Please come closer to the feather smooth lens fry Sadness is my luxury Will you wear torn the cold come before I die More aware of it than me Without the glowing stone The kids are unabashed Loneliness postponed My eyes deceiving glory I was born to die alone
3) Radiohead – Give Up The Ghost (da “The King Of Limbs”)
Che classifiche di fine anno sarebbero se non ci fosse neanche un pezzo dei Radiohead? Che la band di Thom Yorke fosse molto cara alla nostra redazione, ce n’eravamo accorti già nel 2007 quando All I Need tratto da In Rainbows era stato nominato inequivocabilmente pezzo dell’anno. Di conseguenza anche The King Of Limbs, come In Rainbows, è risultato molto votato: se la sono battuta fino alla fine Lotus Flower (il “singolo”, peraltro accompagnato dal bellissimo video con un danzante Thom Yorke), Codex, Separator, Bloom e perfino Feral, ma ha prevalso infine un pezzo ipnotico e atmosferico (alla All I Need, forse non a caso) come Give Up The Ghost che si issa così sul terzo gradino del podio. Questo è quel che scriveva il nostro Andrea Belcastro nella recensione di The King Of Limbs pubblicata lo scorso 21 febbraio: “Un breve viaggio in un bosco spoglio e freddo. Foglie cadute dai rami. Re talmente potenti da abdicare dal loro trono perché consapevoli di poter tornare appena ne hanno voglia. Una crociera tra i ghiacci, rilassante e pericolosa. Il peso di un’eredità, l’impossibilità di un distacco definitivo ("Lotus Flower") e una piccola luce che filtra tra le nuvole quando il viaggio finisce e si torna a casa ("Give Up The Ghost" e "Separator")”. Anche i Radiohead torneranno in Italia: l’appuntamento è con i quattro concerti estivi a Roma, Firenze, Bologna e Codroipo (Udine) per i quali pare sia già difficile trovare i biglietti...
Key lyrics:
I think I have had my fill In your arms In your arms I think I should give up the ghost In your arms In your arms
4) The Black Keys – Lonely Boy (da “El Camino”)
Purtroppo è arrivato troppo tardi, con il rush di fine anno, l’ottavo album del duo dell’Ohio The Black Keys El Camino. Altrimenti, è poco ma sicuro, il loro singolo Lonely Boy – ergo, la più travolgente rock’n’roll song del 2011 – avrebbe potuto ambire a ben altra, più elevata posizione di classifica. Come l’ha ben definito il nostro Nicholas Matteucci lo scorso 6 dicembre nella sua recensione, El Camino è: “un album che fa volare il tempo, tempo ben speso ed estremamente concreto, gli undici pezzi che compongono questo lavoro sono diretti e spediti, zero fronzoli e la durata di tre minuti e mezzo circa di media a brano non lascia spazio a riempitivi superflui”. Al di sopra di tutto e tutti si staglia Lonely Boy, inarrestabile cavalcata con echi dei Cramps e di Link Wray, un brano che, neanche a dubitarne, a quest’ora sarà stato già opzionato per fare da colonna sonora a un futuro film di Quentin Tarantino. Come scritto ancora da Matteucci: “non è da tutti aprire un album col miglior riff di chitarra dell’anno, quello di "Lonely Boy", primo singolo estratto, che già da fine ottobre ha anticipato l’uscita del disco”. E’ già sold-out, intanto, l’unica data dei Black Keys in Italia, il 30 gennaio all’Alcatraz di Milano. C'era da dubitarne?
Key lyrics:
Well your mama kept you but your daddy left you And I should've done you just the same But I came to love you Any old time you keep me waiting Waiting, waiting Oh, oh-oh I got a love that keeps me waiting Oh, oh-oh I got a love that keeps me waiting I'm a lonely boy, I’m a lonely boy…
5) PJ Harvey – All And Everyone (da “Let England Shake”)
Teoricamente sarebbe dovuto essere un album “difficile”, il nuovo della rocker/cantautrice del Dorset PJ Harvey, un concept dedicato a conflitti vecchi e nuovi della sua natìa Albione, a partire dalla battaglia di Gallipoli fino alle freschissime e ancora attuali guerre in Irak e Afghanistan. E invece, sorprendentemente, Let England Shake è un disco estremamente godibile e molto “pop”, quasi quanto Stories From The City, Stories From The Sea, il precedente capolavoro del 2000 che l’aveva vista (forse anche troppo) sulle tracce dell’icona e ispiratrice Patti Smith. Molti i pezzi votati, da The Words That Maketh Murder (con quel bellissimo refrain “What if I take my problem to the United Nations?” riecheggiante Eddie Cochran) a On Battleship Hill. Ha prevalso (di poco) All And Everyone, che si candida fin d’ora a diventare un nuovo classico del (pop)folk inglese, con una immaginifica lirica dove si parla di assalti all’arma bianca, maschie prove di sangue ed eroismi di fatto inutili. Come affermato dalla nostra Valentina Gianfermo nella recensione del 5 marzo scorso, “"Let England Shake” è “un album che rimarrà lì dove pianta le sue radici e, perché no, anche le sue unghie.” Grande PJ: dopo 20 anni di carriera è stato fantastico ritrovarla al top della forma.
Key lyrics:
Death was in the staring sun, Fixing its eyes on everyone. It rattled the bones of the Light Horsemen Still lying out there in the open As we, advancing in the sun Sing "Death to all and everyone.
6) The Horrors – Still Life (da “Skying”)
Nonostante gli iniziali dubbi, la svolta dei londinesi The Horrors è piaciuta assai sia alla critica che al pubblico. Messi in un cassetto gli esordi da garage-band dedita a quello che era poco più di un revival, ora sono uno dei gruppi più amati e importanti della nuova ondata britannica alle prese con i sintetizzatori e con un sound che attinge a piene mani da certe suggestioni che furono introdotte per la prima volta negli anni Ottanta. In questo senso Skying, il loro terzo album, ha funzionato benissimo, anche perché trascinato da un singolo come Still Life che, pur rievocando Echo & The Bunnymen, i primi Simple Minds e, in parte, anche gli Ultravox di Midge Ure, suona ugualmente attuale e in linea con la tendenza dominante degli ultimi anni (perlomeno in UK), ove i suoni sintetici sono in piena auge e le chitarre quasi messe al bando. Quando gli Horrors sono venuti in tour in Italia, tra il pubblico della data romana del 23 novembre era presente la nostra Maria Francesca Palermo, che nel suo report ha preso atto, con entusiasmo, del cambiamento intrapreso da Faris Rotter & Co.: “A riascoltarli ora si percepisce tutto il processo di metamorfosi in atto: l’irruenza sediziosa delle chitarre ha imboccato una strada trasversale, un sound sfuggente che rielabora le spigolosità degli esordi in chiave ancora più libera e dilatata. Sul palco sembra di veder suonare un’altra band, più matura e consapevole dell’indirizzo imboccato.”
Key lyrics:
Slow down, give it time Still Life, You know I am listening The moment that you want want is coming If you give it time When you wake up When you wake up You will find me
7) Fleet Foxes – Helplessness Blues (da “Helplessness Blues”)
Ripetersi non era facile, dopo un esordio con i fiocchi come l’eponimo esordio (Fleet Foxes del 2008). E Helplessness Blues (l’album) non ha potuto nemmeno contare sull’effetto “sorpresa”, come accaduto in passato. “More of the same”, l’hanno definito alcuni recensori d’Oltremanica e Oltreoceano. Tutto vero, ma la capacità di Justin Pecknold e dei suoi sodali di Seattle nel comporre, realizzare (e intonare all’unisono) delle canzoni melodicamente e armonicamente perfette resta invariata. E la title-track – alla Crosby Stills & Nash, va bene: ma cosa c’è di male? – è risultata una delle più ascoltate e votate dell’anno. Certamente è la più “avvolgente”, di tutto il 2011. Come ha ben descritto il nostro Andrea Belcastro nella recensione di Helplessness Blues lo scorso 13 maggio: “...Ogni canzone è una piccola avventura sonora dove non sai mai cosa aspettarti accordo dopo accordo ed anche nei brani più vicini al recente passato (come la titletrack) c’è qualche passaggio illuminante.”
Key lyrics:
If I know only one thing, It's that everything that I see Of the world outside is so inconceivable, Often I barely can speak. Yeah, I'm tongue-tied and dizzy, and I can't keep it to myself. What good is it to sing helplessness blues? Why should I wait for anyone else?
8) Bon Iver – Holocene (da “Bon Iver”)
Anche Justin Vernon in arte Bon Iver era atteso al varco del “difficile” secondo album dopo il sorprendente (per davvero, nel suo caso) esordio del 2008 For Emma, Forever Ago, registrato - narrano le leggende – in spartana solitudine lo-fi in una cabina immersa nei boschi e nella neve del Wisconsin. Prova in definitiva superata a pieni voti: l’eponimo Bon Iver è più prodotto e rifinito del precedente, ma senza che ne risenta la principale qualità del giovane Vernon, ovvero la capacità di conferire una straordinaria, sofferta intensità alle sue canzoni. Il miglior esempio di questo talento è rappresentato dal pezzo portante del disco, la votatissima dalla nostra redazione Holocene, accompagnata peraltro da un bellissimo videoclip gelidamente invernale. Questo il giudizio del nostro Andrea Belcastro nella recensione di Bon Iver pubblicata lo scorso 29 giugno: “La delicata ed angelica voce di Vernon abbandona i lidi dell’intimismo ed abbraccia un sound che ricorda addirittura certi Genesis. E forse quest’ultimo non è un paragone così azzardato come potrebbe sembrare, perché c’è qualcosa che geneticamente (per l’appunto) ricollega i brani di Bon Iver tanto alle origini progressive quanto alle derive synth-pop della storica band inglese: non è raro, infatti, incorrere in composizioni costruite su piccoli rintocchi di piano, atmosfere eteree rifinite da carezze vocali e poi così, all’improvviso, esplosioni di ritmo e suono che magari, altrettanto repentinamente, sopiscono senza lasciare ulteriore traccia.”
Key lyrics:
“Someway, baby, it’s part of me, apart from me.” You’re laying waste to Halloween You fucked it friend, it’s on it’s head, it struck the street You’re in Milwaukee, off your feet ...And at once I knew I was not magnificent Strayed above the highway aisle (Jagged vacance, thick with ice) I could see for miles, miles, miles
9) Coldplay - Paradise (da “Mylo Xyloto”)
Ci risiamo: che classifiche di fine anno sarebbero senza neanche un pezzo dei Coldplay? La critica più "avanzata" li snobba, eppure i Coldplay sono come la Democrazia Cristiana negli anni Settanta, che nessuno ammetteva di votare ma poi vinceva regolarmente le elezioni. E così, i Coldplay non fa “figo” ammettere di amarli, ma poi nell’oscurità dell’urna (o meglio: nel marasma della poll di fine anno) vengono votati senza posa. Il primo singolo Every Teardrop Is A Waterfall è stato deludente, e anche la collaborazione con Rihanna non ha propriamente esaltato gli “indie-kids”, ma poi Chris Martin e soci hanno tirato fuori il solito pezzone che in questo caso risponde al titolo di Paradise: monumentale, suonato e prodotto con gusto tipicamente “british”, dal ritornello che non ti si leva dalla testa e con una lirica un po’ (molto?) ruffiana ma anche “giusta”. Insomma, i soliti Coldplay, che un brano nella classifica di fine anno te lo piazzano sempre, volenti o nolenti. Come scritto dalla nostra Maria Grazia Umbro nella recensione di Mylo Xyloto pubblicata il 2 novembre: “C’è molto colore, e tanti sogni raccontati, come in "Paradise" terza traccia e secondo singolo, che parla delle aspettative di una ragazza che però sfuggono via dalla sua portata e allora inizia a sognare il paradiso ogni volta che chiude gli occhi. Chissà quanto si sono ispirati alla situazione sociale del nostro tempo scrivendo questo pezzo, e chissà se la scelta di mandarlo come secondo singolo sia stata suggerita da quel senso di speranza alla quale oggi tutti i giovani del mondo si aggrappano per il loro futuro”.
Key lyrics:
When she was just a girl, She expected the world, But it flew away from her reach, So she ran away in her sleep. And dreamed of para-para-paradise, Para-para-paradise, Para-para-paradise, Every time she closed her eyes.
10) I Cani – Velleità (da “Il sorprendente esordio de I Cani”)
Sorprendente forse no, ma l’album di debutto del romano Niccolò Contessa in arte I Cani ha fatto intendere a tutti che una nuova via italiana al pop è possibile. Molto ruota intorno ai testi, incentrati su quel microcosmo capitolino che passa per i Parioli sterzando per Corso Trieste, deviando per le parti di Montesacro per poi finire la serata a sorseggiare cocktail alle serate “indie” dei club del Pigneto. Eppure I Cani nel 2011 non sono stati solo un fenomeno di Roma per Roma: hanno fatto breccia un po’ ovunque, dalle Alpi alla Trinacria, e sono risultati gli italiani più votati dalla nostra redazione, battendo di un’incollatura il pur ottimo Giuseppe Peveri in arte Dente che nel nuovo album Io tra di noi ha tirato fuori pezzi di livello quali La settimana enigmatica e Giudizio Universatile. De I Cani i nostri redattori hanno apprezzato anche Hipsteria e Post-punk ma alla fine la contesa è stata risolta in favore di Velleità: in virtù della lirica, atto di accusa nei confronti di una generazione (anzi, di quattro generazioni) di “velleitari” romani, ma anche per via della brillante musica, un elettro-pop a bassissima fedeltà, confuso ma trascinante. Incuriosito anzichenò, in piena estate (il 3 luglio) il sottoscritto si è recato al Parco della Casa del Jazz per vedere il secondo concerto in assoluto nella breve vita de I Cani, e si è immediatamente convertito alla causa: “con il loro elettropunk” – ho scritto e me ne prendo tutta la responsabilità - “non hanno certo reinventato la ruota, e a livello di testi devono più di qualcosa a signori in giro da parecchio tempo che rispondono ai nomi di Morrissey e di Belle And Sebastian. Ma per l’Italia il discorso è diverso. Qui c’è davvero bisogno di una sorta di “anno zero”, di un rinnovamento della scena di cui, in questo momento, I Cani rappresentano una delle poche eccezioni nel mezzo di una stagnante uniformità e mancanza di fantasia.”
Key lyrics:
I nati nell'Ottantanove hanno reflex digitali e mettono su flickr belle foto in bianco e nero. I nati nel Sessantanove fanno i camerieri al centro e scrivono racconti, ne hanno pubblicati due. Le velleità ti aiutano a dormire quando i soldi sono troppi o troppo pochi e non sei davvero ricco, né povero davvero, nel posto letto che non paghi per intero. I nati nel Settantanove suonano in almeno due o tre gruppi e fanno musica datata. I nati nel Cinquantanove tengono corsi di teatro e quando va bene si rimorchiano le allieve. Le velleità ti aiutano a scopare quando i soldi sono troppi o troppo pochi e non sei davvero ricco, né povero davvero, nel posto letto che non paghi per intero. ------------------------
Ed ecco di seguito le Top 10 personali dei collaboratori (interni ed esterni) di Extra! Music Magazine, in rigoroso ordine alfabetico.
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Daniele Bagnol
1) The Horrors - Endless Blue 2) WU LYF - We Bros 3) The Vaccines - If You Wanna 4) Kasabian - Acid Turkish Bath (Shelter From the Storm) 5) A Classic Education - Baby, It’s Fine 6) Chapel Club - The Shore 7) Amycanbe - Your Universe 8) Girls - My Ma 9) Fleet Foxes – Montezuma 10) Noel Gallagher’ s High Flying Birds - (I Wanna Live In A Dream in My) Record Machine
Alessandro Basile
1) Radiohead - Give Up The Ghost 2) Cesare Basile - Il Sogno Della Vipera 3) Foo Fighters - White Limo 4) Wilco - Art Of Almost 5) The Kills - Satellite 6) Bobo Rondelli - Livorno Nocturne 7) Bon Iver - Holocene 8) Roberto Dell'Era - La Meraviglia 9) Fleet Foxes - Helplessness Blues 10) Thurston Moore - Orchard Street
Andrea Belcastro
1) Mogwai - Rano Pano 2) St. Vincent - Cruel 3) Girls - Alex 4) Radiohead - Separator 5) Yuck - Rose Gives a Lilly 6) St. Vincent - Cheerleader 7) Atlas Sound - Lightsworkes 8) Cults - Abducted 9) Wilco - Dawned On Me 10) Male Bonding - Bones
Antonio Benforte
1) Bon Iver - Holocene 2) Radiohead - Codex 3) Verdena - Loniterp 4) Coldplay - Charlie Brown 5) Tom Waits - Satisfied 6) The Strokes - Under The Cover Of Darkness 7) Okkervil River - Wake And Be Fine 8) 24 grana - Turnamme a casa 9) Florence And The Machine - Shake It Out 10 Chocolate Genius Inc - Like A Nurse
Claudio Biffi
1) Snow Patrol – Called Out In The Dark 2) Black Keys – Gold On The Ceiling 3) M83 – Midnight City 4) Selah Sue – Summertime 5) Chapel Club – Blind 6) Kasabian – Days Are Forgotten 7) Wilco – Born Alone 8) Mogwai – Death Rays 9) The Airborne Toxic Event – Sometime Around Midnight 10) Deep Dark Robot – It Fucking Hurts
Fabrizio Biffi
1) Biffy Clyro – Bubbles 2) They Might Be Giants - Canajoharie 3) Wilco – I Might 4) The Wombats - Jump Into The Fog 5) Biffy Clyro - Machines 6) Motorhead - Get Back In Line 7) The Black Keys – Money Maker 8) Foo Fighters – Rope 9) Dente - Giudizio universatile 10) Brunori Sas - Lei, Lui, Firenze
Marco Buccino
1) Malena - M.D.F. 2) My Chemical Romance - Sing! 3) Blink 182 - Wishing Well 4) Beady Eye - The Roller 5) All Time Low - Forget About It 6) Noel Gallagher's High Flying Birds - The Death of You and Me 7) Fast Animals Slow Kids - Copernico 8) Sloan - Shadow Of Love 9) Yellowcard - For You And Your Denial 10) Evanescence - What You Want
Antonello Cacciotto
1) Tom Waits - Bad As Me 2) The Decemberists - Don’t Carry It All 3) Joan As Police Woman - The Magic 4) Wilco - On Sunday Morning 5) Okkervil River - Wake And Be Fine 6) Eddie Vedder - Can't Keep 7) Bon Iver - Minnesota 8) Adele - Someone Like You 9) Young Knives - Everything Falls Into Place 10) Low - You See Everything
Marco Casciani
1) Kavinsky - Nightcall 2) Big Sexy Noise - Forever On The Run 3) David Lynch - Pinky's Dream 4) Crash Of Rhinos - Big Sea 5) The Black Keys - Lonely Boy 6) Cerebral Ballzy - Junky For Her 7) Tom Waits - Chicago 8) PJ Harvey - Let England Shake 9) Dirty Beaches - Horses 10) Radiohead - Bloom
Giuseppe Celano
1) Radiow Moscow – Insideout 2) Samsara Blues Experiment – Thirsty Moon 3) Collin Stetson – Fear Of The Unknown And The Blazing Sun 4) Sourvein – Fangs 5) Amplifier - Interstellar 6) Distorsonic – Carne Cruda 7) Blood Ceremony - The Great God Pan 8) Ultimo Attuale Corpo Sonoro – Della Tua Bocca 9) Kaos One – Danse Macabre (sonniphobia) 10) Saviours – To The Grave Possessed
Luca D’Ambrosio (per gentile concessione di www.musicletter.it)
1) The War on Drugs - Brothers 2) Bon Iver - Holocene 3) Wilco – Born Alone 4) Azure Blue - Fingers 5) David Lowery - Deep Oblivion 6)) Gruff Rhys - Shark Ridden Waters 7) J Mascis - Listen To Me 8) The Walkabouts – My Diviner 9) PJ Harvey – Hanging In The Wire 10) Comet Gain – Clang Of The Concrete Swans
Giancarlo De Chirico
1) PJ Harvey - All And Everyone 2) Ema - The Grey Ship 3) My Brightest Diamond - Be Brave 4) J Mascis - Is It Done 5) The Black Keys - Lonely Boy 6) Feist - Comfort Me 7) Tom Waits - Last Leaf 8) Kurt Vile - Society Is My Friend 9) Fleet Foxes - Helplessness Blues 10) Zola Jesus - Hikikomori
Degio De Giorgis
1) dEUS - Keep You Close 2) Kasabian - Days are Forgotten 3) Subsonica - Eden 4) Dente - La settimana enigmatica 5) Giorgio Canali - Ci sarà 6) Foster The People - Helena Beat 7) One Dimensional Man - This Crazy 8) Verdena - Adoratorio 9) Foo Fighters - White Limo 10) The Black Keys - Lonely Boy
Enrico De Turris
1) Superheavy – Miracle Worker 2) Red Hot Chili Peppers – Meet Me At The Corner 3) Teresa de Sio – Non dormo mai tutta la notte 4) Negrita – Junkie Beat 5) Caparezza – Chi se ne frega della musica 6) I Cani – Velleità 7) Primo & Squarta – Cantano tutti 8) CaneSecco - Underground 9) Red Hot Chili Peppers – The Adventures Of Rain Dance Maggie 10) Superheavy – Never Gonna Change
Francesco Donadio
1) Kurt Vile - Baby's Arms 2) Tom Waits – Bad As Me 3) Fleet Foxes - Helplessness Blues 4) Radiohead – Give Up The Ghost 5) I Cani - Velleità 6) The Black Keys – Lonely Boy 7) Wilco – Born Alone 8) tUnE-yArDs - Gangsta 9) PJ Harvey – All And Everyone 10) Dente – La settimana enigmatica
Chiara Felice
1) Steve Hackett - Loch Lomond 2) Fleet Foxes - Helplessness Blues 3) Steven Wilson - Remainder The Black Dog 4) Elbow - Neat Little Rows 5) Pj Harvey - The Words That Maketh Murder 6) Memories Of Machine - Warm Winter 7) Gazpacho - Snail 8) Mathias Eick - Skala 9) Penguin Café Orchestra - Pale Peach Jukebox 10) Arbouretum - Highwayman
Antonella Frezza
1) Arctic Monkeys - Suck It And See 2) The View - Grace 3) Blink 182 - This Is Home 4) The Vaccines - Wetsuit 5) The Kooks - How'd You Like That 6) Paramore - In The Mourning 7) The Decemberists - Down By The Water 8) Evanescence - Lost In Paradise 9) White Lies - Bad Love 10) The Black Keys - Lonely Boy
Silvia Gariglio
1) Vinicio Capossela – La lancia del Pelide 2) Foo Fighters – Arlandria 3) Anna Calvi – First We Kiss 4) Piers Faccini – Tribe 5) Danger Mouse & Daniele Luppi starring Jack White - Two Against One 6) Peter Gabriel – Darkness 7) I Cani – Le velleità 8) London Symphony Orchestra / Fabrizio De Andrè – Le Nuvole 9) Daniele Silvestri – Ma che discorsi 10) Jovanotti - Tutto l’amore che ho
Valentina Gianfermo
1) Coldplay - Paradise 2) Adele - Someone Like You 3) Kasabian - Switchblade Smiles 4) Ardecore - Per quella lui ci muore 5) Steven Wilson - Deform To Form A Star 6) Tori Amos - Battle Of Trees 7) Lady Gaga - You And I 8) Katy Perry - Futuristic Lover 9) Vinicio Capossela - Plyn 10) Maroon 5 - Moves Like Jagger
Giuseppe “Il Console”
1) WU LYF – Dirt 2) Burial & Four Tet Feat. Thom Yorke – Mirror 3) M83 – Midnight City 4) Dj Shadow – Sad And Lonely 5) Kode9 & Spaceape (feat. Flying Lotus) - Kryon 6) YOUAREHERE – Montevideo 7) The Weeknd – Lonely Star 8) Lana Del Rey – Video Games 9) The Big Pink – Stay Gold 10) Aloe Black – I Need A Dollar
Nicholas Matteucci
1) Tom Waits - Hell Broke Luce 2) Bjork - Mutual Core 3) The Black Keys - Lonely Boy 4) Anna Calvi - No More Words 5) Radiohead - Give Up The Ghost 6) DeWolff - Evil And The Midnight Sun 7) Wilco - Art Of Almost 8) Bud Spencer Blues Explosion - Più del minimo 9) Explosions In The Sky - Postcard From 1952 10) The Strokes - Taken For A Fool
Arianna Mossali
1) November’s Doom – Of Age And Origin Part 1: A Violent Day 2) Septic Flesh – Oceans Of Grey 3) Symphony X - Iconoclast 4) Samael – Soul Invictus 5) Crowbar – Let Me Mourn 6) The Damned Things – We’ve Got A Situation Here 7) Ava Inferi – Onix 8) Moonsorrow – Kuolleiden Maa 9) Draconian – The Last Hour Of Ancient Sunlight 10) Mastodon – Black Tongue
Ivan Nossa
1) Adele - Someone Like You 2) Beth Hart & Joe Bonamassa - I'd Rather Go Blind 3) Ryan Adams - Ashes And Fire 4) Giorgia - Passerà l'estate 5) Lady Gaga - Born This Way 6) Adam Cohen - Like A Man 7) Gavin De Graw - Sweeter 8) Kid Rock - Care 9) Bruno Mars - Granade 10) Jovanotti - Ora
Maria Francesca Palermo
1) Pat Jordache - Salt On The Fields 2) Atlas Sound – Parallax 3) John Maus – Believer 4) Peaking Lights - Kay Sparrow 5) M83 - Raconte-Moi Une Histoire 6) I Cani - Post Punk 7) U/A/C/S - Flight Data Recorder 8) Stephen Malkmus & the Jicks - Tune Grief 9) The Rural Alberta Advantage - Barnes’ Yard 10) Esben And The Witch - Hexagons IV
Claudia Pecoraro
1) Clap Your Hands Say Yeah! - Adam’s Plane 2) …A Toys Orchestra – Noir Dance 3) Bjork – Cosmogony 4) Radiohead – Lotus Flower 5) Vinicio Capossela – Polpo d’amor 6) The Black Keys - Lonely Boy 7) Daniele Silvestri – Le Navi 8) Peter Kernel – Anthem Of Hearts 9) I Cani – Velleità 10) Wilco – Born Alone
Marco Poggio
1) William Elliott Whitmore - Bury Your Burdens In The Ground 2) Pokey LaFarge And The South City Three - So Long Honeybee, Goodbye 3) Laura Marling - All My Rage 4) Low Anthem - Ghost Woman Blues 5) Wilco - Open Mind 6) The Decemberists - June Hymn 7) Joe Purdy - Highways 8) Richmond Fontaine - Chainsaw Sea 9) North Mississippi Allstars - Ain't No Grave 10) Scott Matthew – Felicity
Flavia Pugliese
1) Coldplay - Every Teardrop Is A Waterfall 2) Noel Gallagher's HFB - A Simple Game of Genius 3) Kasabian - Switchblade Smiles 4) Beady Eye - The Roller 5) Maroon 5 ft Christina Aguilera - Moves like Jagger 6) The Strokes - Under Cover Of Darkness 7) Miles Kane - Come Closer 8) Kate Perry - Firework 9) Adele - Rolling In The Deep 10) PJ Harvey - On Battleship Hill
Fernando Rennis
1) Florence + The Machine - What The Water Gave Me 2) Radiohead - Lotus Flower 3) Pj Harvey - On Battleship Hill 4) Coldplay - Charlie Brown 5) Beirut - Port Of Call 6) Verdena - Miglioramento 7) Soley - Blue Lives 8) One Dimensional Man - Fly 9) Giorgio Canali & Rossofuoco - Carmagnola #3 10) Apparat - Black Water
Ida Stamile
1) The Twilight Singers - Get Lucky 2) Dead Skeletons - Kingdom of God 3) PJ Harvey - In The Dark Places 4) Mogwai - San Pedro 5) Wilco - Art Of Almost 6) Bjork - Crystalline 7) Radiohead - Feral 8) Bohren & Der Club Of Gore - Catch my heart 9) Iceage - New Brigade 10) James Blake - Limit To Your Love
Renzo Stefanel
1) Gang Gang Dance - MindKilla 2) Diva - Il Paradiso su Retequattro 3) I Cani - Hipsteria 4) Daniele Luppi & Danger Mouse - The World 5) Verdena - Razzi arpia inferno e fiamme 6) Granturismo - La danza del Mentre 7) Piatcions - Sleepless 8) Apparat - Ash/Black Veil 9) Kasabian - Switchblade Smiles 10) The Horrors – Still Life
Emanuele Tamagnini (per gentile concessione di Nerds Attack!)
1) The Rapture - Sail Away 2) Civil Civc - Airspray 3) Grouplove - Spun 4) Woods - Pushing Onlys 5) Glass Candy - Warm In Winter 6) The Skull Defekts - No More Always 7) Lamb - Wise Enough 8) Male Bonding - Bones 9) Mister Heavenly - Bronx Sniper 10) James Blake & Bon Iver - Fall Creek Boys Choir
Maria Grazia Umbro
1) REM - We All Go Back To Where We Belong 2) REM - U-Berlin 3) Ben Harper - Don't Give Up On Me Now 4) Coldplay - Paradise 5) Peter Murphy - Never Fall Out 6) Noel Gallagher's High Flying Birds - If I Had A Gun 7) Piccoli Omicidi - Le notti bianche 8) Clepsydra - Love 9) Beady Eye - The Roller 10) Daniele Silvestri - Precario è il mondo
Eugenio Vicedomini
1) The Horrors – Still Life 2) Anika – Yang Yang 3) The Phoenix Foundation – Skeleton 4) Cashier N 9 – Good Human 5) Other Lives – Tamer Animals 6) Atlas Sound – Terra Incognita 7) Anna Calvi - Desire 8) Scott Mattew – Felicity 9) The Raveonettes - Recharge & Revolt 10) Tom Waits – Satisfied
Eugenio Zazzara
1) Verdena - Lui gareggia 2) Dead Weather - Blue Blood Blues 3) Low - Try To Sleep 4) Zun Zun Egui - Fandango Fresh 5) Eleventh Dream Day - Damned Tree 6) J Mascis - Not Enough 7) The Psychic Paramount - Intro Sp 8) Thurston Moore - Orchard Street 9) J Mascis - Not Enough 10) Tom Waits - Bad As Me
Articolo del
23/12/2011 -
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