"Lontano" uscito con Squilibri Editore, è il quarto disco per il cantautore leccese Massimo Donno che torna a cinque anni di distanza da "Viva il re".
Un lavoro corposo di ben quattordici tracce, con un'atmosfera intima e delicata, impreziosito da una lunga serie di ospiti prestigiosi. Diverse le sonorità che si intrecciano nel disco. In "Lettere dal divano" ("Che tutti siamo nati e tutti scapperemo, l'incendio in questo mare non si spegnerà col vino, è speranza che vibra, tra una zattera e Dio, la speranza è una divisa che disubbidisce al suo") c'è un bel gioco di percussioni e il sax di Daniele Sepe che ritroviamo anche in "Lontano" ("Sono il volto sul giornale, sono il pasto della distrazione, come un Cristo senza voce, sulla croce della sua opinione") con il flauto, insieme ai cori di Alessia Tondo. Petra Magoni duetta in "Liberi" ("E la schiuma che risale, Prussia e latte sul tuo cielo, ti accarezza il viso il sole, a chi lo racconterai? Bello come la tua infanzia, sete morbida dal seno e la pioggia è necessaria, per veder l'arcobaleno") con il contrabbasso di Ferruccio Spinetti e il clarinetto di Gabriele Mirabassi.
"L'attesa" ("Adesso è un'ombra sul tempo che ho, è pioggia che rigonfia il mare, la terra, è il chiodo a cui si appende l'esistenza, la chiave, senza porta, alla pazienza") ha sonorità più folk con la voce marcatamente popolare di Rachele Andrioli. Molto intensa "Corpi nudi" ("L'amore protesta in silenzio, ha parole appuntite, è un foglio di carta bagnata, la miccia che è spenta della dinamite, è fiaccola sotto la piaoggia, che danza sudata, è fila di vermi su un muro, è lettera giunta strappata") dove il canto passionale di Mariella Nava si amalgama bene con quello di Donno. "Undici" (" E l'inverno oassa lento, è plvere al tappeto, brucia il fuoco in un momento, è gocce e umidità, offro al cielo la mia paglia , il mio petto al vento e divento grotta buia della tua cattività") intreccia la chitarra acustica con il violoncello, "Ci salveranno le stelle" ("Ci salveranno i silenzi, ci scorderemo il domani, resteremo vicini, come i campi alla terra e la terra alle mani") con una parte del testo in arabo cantato da Nabil Bey è avvolta da un quintetto d'archi che tratteggia in maniera sinfonica la finale "Dolcepelle" ("Dolce, la nuova stagione, dolce e caldo il fiato, il tramite fiorito, lento, dolce l'acqua che ti bagna, dolce sia anche il sale, dolce il tuo futuro, al sole").
Come bonus track troviamo "Primavera di Praga" di Francesco Guccini (dal disco "Due anni dopo" del 1969) cantata con il suo storico chitarrista Juan Carlos "Flaco" Biondini in un arrangiamento dai colori spagnoli, dove emerge l'organetto del sempre presente Alessandro D'Alessandro. Gli arrangiamenti sono raffinati e suonati con classe. La scrittura di Donno è interessante e ricercata, tutto è cantato con pacatezza, sussurrando certe parole e senza cercare mai melodie scontate. Il cd contiene un libretto di 32 pagine con un'introduzione di Mariella Nava, gli eleganti dipinti di Benedetta Longo e le foto di Giuseppe Rutigliano.
TRACKLIST
Intro Lettere dal divano Ormai Lontano Andiamo a dormre Liberi Ci salveranno le stelle L'attesa Corpi nudi Vueni con me Undici Narici Dolcepelle Primavera di Praga ( bonus track )
Articolo del
21/07/2022 -
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