BENVENUTO SU EXTRA! MUSIC MAGAZINE - La prima rivista musicale on line, articoli, recensioni, programmazione, musicale, eventi, rock, jazz, musica live
|
|
|
Nine Inch Nails
Bad Witch
2018
The Null Corporation
di
Ida Stamile
|
Dopo 'Not the Actual Events' e 'Add Violence' i Nine Inch Nails chiudono il cerchio sonoro con il sabba di 'Bad Witch'. La “strega cattiva” del disco, il più incisivo e catartico della trilogia, è quella degli incubi mai sopiti, dei desideri oscurati dalla rassegnazione, delle delusioni e della decadenza della civiltà, della violenza sonora che scava l'ascolto e che volge lo sguardo al passato più distorto e aggressivo dei Nine Inch Nails. Nell'album si riscoprono così le prime ruvidezze targate NIN, il nichilismo ritmico e contenutistico degli esordi. 'Bad Witch' vive di industrial old school, rumoroso e sporco, mescolandosi all'elettronica sperimentale, quella più graffiante e a tratti minimal, e nella quale fa spesso capolino un sax acido e jazzy ancor più distruttivo e deflagrante che echeggia nel disco come lo spettro di Bowie di 'Blackstar'. Gli arrangiamenti della coppia Trent Reznor/ Atticus Ross lacerano l'ascolto; sono nervosi, intensi senza mai sfociare nel caos distruttivo.
L'album è dunque un bellissimo monolite di oscurità rabbiosa che viene edificato prevalentemente sui suoni, sulle atmosfere strumentali enigmatiche e in cui la voce di Reznor vive nascosta, nell'ombra di pochi attimi. Trenta minuti, forse i più corti nella storia dei NIN, di potenza espressiva, di furore e rabbia nei confronti di un Mondo senza più una meta precisa, dove errori, paure, arroganza e ignoranza sono mere esplosioni di rumore bianco...
“Time is running out I don’t know what I’m waiting for”
Articolo del
17/10/2018 -
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|
//www.youtube.com/embed/eeJ_DzRJUI4
|
|
|
|
|
|
|
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|