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Imarhan
Temet
2018
City Slang
di
Giancarlo De Chirico
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Dopo avervi già presentato due anni fa il loro album d’esordio, ecco che arriva il secondo disco per gli eccellenti Imarhan, recenti protagonisti della nuova musica Tuareg. Una sorta di desert blues rivisitato con ingredienti tipici del funky, della pop music e anche del rock, vedi il ricorso a chitarre elettriche insistenti e graffianti.
E’ vero che questo genere di musica - dai Tinariwen a Bombino e via discorrendo - rischia di essere un po’ inflazionato, ma la qualità della proposta degli Imarhan è alta, e non si discute. Questo Temet conferma la bontà del gruppo algerino che denota enormi passi avanti sia sul piano compositivo che su quello degli arrangiamenti dei singoli brani.
Un disco decisamente più eclettico, non è un caso infatti che la traduzione inglese di “Temet” sia Connection, un titolo che bene si abbina al genere di musica che trasuda dai nuovi brani, pervasi da un mix musicale energetico e affascinante. Vi suggeriamo l’ascolto di composizioni come Azzaman, il primo singolo tratto dall’album, come Tumast e Ehad Wad Dagh che rendono bene l’idea del tutto, del viaggio fatto dagli Imarhan per mettere insieme partiture sonore proprie di culture diverse, dalla musica del deserto al rock blues fino alla “dance” più sfrenata
Articolo del
09/05/2018 -
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