BENVENUTO SU EXTRA! MUSIC MAGAZINE - La prima rivista musicale on line, articoli, recensioni, programmazione, musicale, eventi, rock, jazz, musica live
|
|
|
Godflesh
Post Self
2017
Avalanche Recordings
di
Ida Stamile
|
I Godflesh, creatura di Justin Broadrick e G. C. Green, dall'indole industrial e dedita a estreme sperimentazioni dall'attitudine post-metal, tornano con Post Self.
Il disco è un ritorno alle origini, solo in parte già avviato con il precedente A World Lit Only By Fire, allo spirito di Pure e Streetcleaner, ma che volge lo sguardo verso una formula sonora ancora più sperimentale e inedita, nella quale il suono esplora paesaggi interiori sradicati e tormentati.
Scricchiolamenti industrial, chitarre grevi come macigni, suoni terminali e dissonanti, torve e oniriche astrazioni sonore, visioni paranoiche e rugginose, vagano all'interno del disco intrise di elettronica oscura e deformante. L'universo nichilista di Post Self ha poco spazio per le parole, se non per quelle sofferte e graffiate dalla voce di Broadrick. È un cosmo post-umano, ibrido, sinistro, meccanico e sintetico, fatto di ferro e ghiaccio, di drum machine e synth, di distorsioni atipiche e basse frequenze.
Post Self è un disco eccellente, che conserva lo stile dei Godflesh, generando altresì nuove possibili derivazioni sonore. Un disco, pungente e acuto, fatto di ombre contorte e silenziose che penetrano l'essenza dell'ascolto all'interno di un'atmosfera, solo all'apparenza lontana, imbevuta di ossessioni sonore soffocate da una grigia malinconia.
Articolo del
12/02/2018 -
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|
//www.youtube.com/embed/JZQohP-vLF0
|
|
|
|
|
|
|
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|