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EMA
Exile In The Outer Ring
2017
City Slang
di
Giancarlo De Chirico
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Terzo album solo per Erika M. Anderson, in arte EMA, cantante americana originaria del Sud Dakota, in precedenza vocalist dei Gowns, un gruppo di punk anarchico di tutto rispetto.
Se prima EMA si scagliava contro i soprusi perpetrati ai danni degli indiani originari della sua stessa regione, adesso mira al bersaglio grande: questo Exile In The Outer Ring è un concept album fortemente schierato, è un disco che parla di politica, e lo fa con toni aspri e senza mezzi termini.
L’era Trump è rappresentata come un film dell’orrore che diventa realtà e brani come ”7 Years”, ”Aryan Nation”, “Always Bleeds” , “Fire Water Air LSD” e la straordinaria “Where The Darkness Began” contengono grida - che sono insieme di paura e di rabbia - nei confronti dell’attuale amministrazione U.S.A. Sotto il profilo strettamente musicale
“Exile In The Outer Ring” possiede un’anima decisamente garage, orientata verso la musica psichedelica più estrema. Chitarre elettriche dilaniate emergono da ondate di loop e di feedback dai quali emerge potente la vocalità allarmata di EMA, che ripete ossessivamente “I Wanna Destroy” , in uno stato mentale allucinato e carico di disillusione. A metà strada fra la prima Patti Smith e PJ Harvey, EMA si sta ritagliando uno spazio sempre più importante all’interno della scena “indie rock” e questo album è sicuramente fra le su cose migliori. Da ascoltare
Articolo del
08/01/2018 -
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//www.youtube.com/embed/j7epnE7mxPM
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