BENVENUTO SU EXTRA! MUSIC MAGAZINE - La prima rivista musicale on line, articoli, recensioni, programmazione, musicale, eventi, rock, jazz, musica live
|
|
|
Jesse Malin
Meet Me At The End Of The World
2017
One Little Indian
di
Miki Marchionna
|
Meet Me At The End Of The World: è questo il titolo del nuovo EP del cantautore statunitense Jesse Malin. Pubblicato il 30 giugno 2017 per One Little Indian, l’ultimo lavoro del songwriter di New York è stato prodotto dal collega Joseph Arthur e mira alla singolare miscela di poesie di strada e all’autoriflessione in modo onesto durante questi tempi turbati e moderni.
Ma chi è Jesse Malin? All’attivo dal 1980, l’artista (classe ’68) è stato in grado di reinventarsi numerose volte, tanto da ricevere apprezzamenti da Bruce Springsteen, Joe Strummer e Ryan Adams, quest’ultimo suo amico e producer del primo album targato 2002 “The Fine Art of Self Destruction’’.
Muovendosi tra hardcore, punk e folk, Malin torna sulle scene musicali con un EP composto da quattro tracce (tre in realtà se si esclude la radio edit del pezzo da cui il disco prende nome). «Le canzoni sono state scritte in tour guardando attraverso il finestrino del furgone – ha spiegato - stavamo guidando in America guardando l'ascensione spaventosa e imbarazzante dell'attuale amministrazione in mezzo a un blitz mediatico internazionale molto scuro e manipolativo». La musica è stata registrata in modo veloce e crudo con la band con cui Malin suona dal vivo: il batterista Randy Schrager (Scissor Sisters), la bassista Catherine Popper (Norah Jones, Ryan Adams) e il collaboratore / produttore / co-scrittore Derek Cruz. La collaborazione con Arthur è iniziata per caso, ma i due hanno scoperto una chimica naturale in studio.
Il mini album si apre con sonorità decisamente rock underground con Fox Funk News. E di funk c’è di fatto la linea di basso e il ritornello con tanto di cori femminili. Musica metropolitana allo stato puro, variopinta, decisa e allo stesso tempo divertente. Meet Me At The End Of The World, title track, mantiene lo stesso spirito, spostandosi però su sonorità più comuni e vicine al british rock, per un flusso di vibrazioni davvero attraente e colorato. Revelations oltre a essere la canzone più lunga delle tre, è anche la più armoniosa e composta. Parte con la chitarra acustica a cui si aggiunge la voce del cantante, mentre la parte ritmica è affidata unicamente ai sonagli.
Dolcezza, armonia e pace la fanno da padrone nel (purtroppo) brano di chiusura di questo convincente EP, capace di stuzzicare un certo languorino all’ascoltatore. Ma, è il caso di dirlo, ‘non è la fine del mondo’, perché a quanto pare Jesse Malin e il produttore Arthur sono attualmente in studio al lavoro su un album a pieno titolo previsto per l’anno prossimo
Articolo del
19/10/2017 -
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|
//www.youtube.com/embed/vk2wzospxB4
|
|
|
|
|
|
|
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|