Cosa si cela dietro quell’espressione che una persona assume quando smette di ridere, quando dopo una intensa risata, dopo un momento di puro spasso, di colpo ritorna alla realtà?
Questo particolare aspetto ha così affascinato Hayley Williams che, insieme a Taylor York e Zac Farro, ha deciso di intitolare il nuovo album del gruppo After Laughte’, uscito il 12 maggio. I Paramore tornano sulle scene musicali dopo ben quattro anni dall’omonimo e fortunato disco con un sound sicuramente rinnovato e insolito se considerato il loro trascorso.
Con questo nuovo lavoro la band di Franklin, Tennessee, dice ‘arrivederci’ alle melodie pop-punk e introduce sonorità marcatamente anni ’80, ma anche tanti riff funky e ritmi a tratti esotici e ricercati.
Una vera svolta per i Paramore, che dopo la rottura con lo storico bassista Jeremy Davis nel dicembre 2015, ha attraversato un periodo di crisi, lo stesso sentimento che viene in parte descritto in “After Laughter’’. Un durissimo scontro frontale con la vita per Hayley e il chitarrista Taylor, che ha insistito affinchè la band rimanesse ancora in piedi. Come si suol dire, infatti, ‘Chiusa una porta, si apre un portone’, e così è stato per i due, che hanno visto l’amico fraterno, nonché membro fondatore del gruppo, Zac Farro ritornare dietro la batteria.
«È come se avessi avuto una parte di me stessa indietro – ha raccontato la Williams in un’intervista - ho di nuovo uno dei miei migliori amici, e non vedo l’ora di essere sul palco di fronte alla gente e di girarmi e vederlo di nuovo»
E così, tornati nuovamente in tre, i Paramore hanno dato fondo alle loro energie nella scrittura e registrazione di questo album, tanto danzereccio, quanto duro e intenso nei testi. Lo dimostra il primo singolo estratto intitolato Hard Times, divertente nelle melodie e a tratti cupo nelle parole. La canzone parla della depressione e dell’ansia di cui Hayley ha sofferto. La cantante, che recentemente ha scelto di tingersi i capelli di un colore tendente al bianco come a voler segnare un reset, esce allo scoperto e ammette che la vita è cambiata, che i tempi duri, per l’appunto, sono già qui e tutti, compresa lei, li stanno vivendo.
Grande energia e suono dannatamente anni ’80 in Rose-Colored Boy, con un ritornello esplosivo, che fa da eco ai brani poderosi del passato pop-punk, con Hayley che inizia a spingere l’acceleratore. Impossibile restare fermi durante l’ascolto.
Told You So, secondo singolo estratto a sorpresa, è il pezzo più particolare di “After Laughter’’, che non ci si aspetta dai Paramore, colmo di variazioni, originale, dalle atmosfere da film noir. E ancora una volta la ‘frontwoman’ dà sfoggio delle sue abilità non solo nell’intonazione ma anche nella metrica.
Fake Happy e 26 sono tra i brani più intimisti. Il primo gioca sul tema dell’apparenza, sul fatto che spesso dietro a una falsa felicità, in realtà si cela ben altro (I love making you believe, What you get is what you see). La seconda è la canzone acustica del disco in pieno stile Paramore, tutta chitarra e archi, con una linea vocale dolce ma decisa. L’unione dà vita a qualcosa di magico. Pool, dal ritornello irresistibile, e Grudges sono quasi gemelle dal punto di forza comune: la melodia a tratti malinconica, a tratti gioiosa.
Singolare la storia dietro Idle Worship. Dopo aver visto una maglietta con la sua faccia stampata sopra, Hayley si è resa conto di non essere più la stessa persona, ma che era diventata una sorta di idolo per qualcuno, che probabilmente non teneva conto di ciò che c’era dietro quella star (Hey, baby I'm not your superhuman, And if that's what you want, I hate to let you down).
Segue a ruota il pezzo più strano del disco. No Friend è prettamente strumentale, con la voce di Aaron Weiss dei mewithoutYou che sussurra e recita parti di testi di tutte le canzoni dei Paramore fino, pare, a creare la storia stessa della band. La chiusura di “After Laughter’’ è infine affidata alla poetica, realista e posata Tell Me How.
«We are Paramore!», è sempre stato lo slogan gridato a gran voce da Hayley Williams durante i concerti. Lo ha anche fatto nel corso di un piccolo live in occasione dell’uscita dell’album, come per sottolineare che loro son sempre gli stessi, nonostante le loro esperienze di vita li abbiano portati a raccontare determinate situazioni ed emozioni in determinati modi. Non più con riff di chitarra prorompenti e acuti da far saltare le corde vocali, ma in un modo nuovo, più ordinato e misurato. Insomma, con un nuovo stile
Articolo del
19/05/2017 -
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|