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Lewis Watson
Midnight
2017
Cooking Vinyl/ Edel
di
Miki Marchionna
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Spesso, ascoltando i dischi dei nuovi cantautori, si viene catapultati in un mondo estremamente personale da loro elaborato e trasposto in note, forse troppo. Ciò al punto tale che l’intero progetto suona eccessivamente criptico e di difficile interpretazione sia dal punto di vista musicale che poetico. Bè, non è il caso di Lewis Watson, giovane songwriter originario di Oxford che torna sulle scene musicali con un album nuovo di zecca in uscita il 24 marzo 2017 per Cooking Vinyl/Edel dal titolo “Midnight’’.
A distanza di tre anni dal primo lavoro “The Morning”, il 25enne che negli scorsi anni ha aperto i concerti di Coldplay, Kodaline e Lianne La Havas, propone un lp ambizioso registrato in sole due settimane insieme al produttore Anthony West e la band che da sempre lo accompagna. Undici tracce che segnano una «evoluzione dal primo disco – come affermato da Lewis in merito – è più imponente ed elettronico. È un grande cambiamento, ma sono ancora io».
“Midnight’’, infatti, non presenta alcuna influenza esterna nella scrittura ed è stato definito dall’autore come «più coerente, con ogni brano che porta il mio timbro».
E di fatti, sin dal primo pezzo "Maybe We’re At Home" ci si rende conto di essere dinanzi a un prodotto cantautorale, ma allo stesso tempo accattivante, orecchiabile ed in linea con le tendenze musicali del momento di un genere essenzialmente pop, che suona leggermente rock solo negli arrangiamenti di chitarra. Si prosegue con Little Light, la canzone che anticipa l’album e Deep Water, primo pezzo composto dopo un periodo di sei mesi in cui il giovane si era autoimposto una pausa dalla scrittura. L’influenza di Chris Martin e co. la si avverte nelle sue strofe.
Da quel momento in poi, la musa ispiratrice ha sussurrato al menestrello inglese tutti i restanti brani, dal sapore dolce e intimistico come in La Song, Hello Hello, Slumber feat. Lucy Rose, luminosi come per When The Water Meets The Mountains e Give Me Life, per poi chiudere in bellezza con la malinconica title track Midnight.
Quasi cinquanta minuti per un album intenso, dotato di un’anima e più di una carta vincente che permetterà a Lewis Watson di conquistare vecchi e nuovi fan.
Articolo del
24/03/2017 -
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