“The Piano Room”è un nuovo progetto discografico in cui Francesco Gazzara approda ad un territorio musicale innovativo, frutto del connubio tra le atmosfere mistiche del Progressive Rock e le sonorità acustiche più classiche. Francesco Gazzara è diventato famoso in tutta Europa ed in particolare nel mondo dell’acid jazz con una formazione musicale che trae spunto dal suo cognome: i Gazzara, con cui incide diversi album; ma la sua è un’attività prolifera e si concretizza con un album tutto suo The Piano Room (Terre Sommerse), in cui abbandona la formazione precedente e abbraccia sonorità veramente singolari che confermano le grandi doti artistiche di questo musicista. L’idea di partenza di The Piano Room è semplice: dieci brani scritti al piano, accompagnati di volta in volta da uno strumento diverso (sassofono soprano, flauto, fagotto, corno inglese, contrabbasso, violoncello e organo). Il pianoforte, come il nome del nuovo progetto stesso suggerisce è anche in questo secondo lavoro “Early Morning” sempre protagonista, fondendosi con altri strumenti che a turno lo accompagnano per creare bellissime ed immaginifiche atmosfere. La sensazione è che l’autore parta da una equilibrata fusione con la musica classica, esperienza attraverso cui lo stesso Gazzara è passato nei suoi anni di studio, ed è questo che conferisce al disco una inedita marcia in più. I brani non si riposano mai ma si sviluppano in un continuo roteare di buone idee, dove a volte anche poche note sanno trasmettere e costruire le giuste emozioni. Nel CD, Francesco Gazzara (piano, mellotron, organo, synth, chitarre) è accompagnato da Luca Fogagnolo (contrabbasso) e Giuliano Ferrari (batteria, percussioni), entrambi componenti del combo jazz italiano Chat Noir e tutti i brani sono orchestrati appositamente per il trio, con un sensibile aumento di tensioni corali, echi pastorali e melodie epiche. Non si può negare che dietro le sonorità di Early Morning ci sia l’impronta di maestri come Tony Banks dei Genesis (in fondo nel live set di The Piano Room c'è una versione "trio" di "Watcher Of The Skies"), o di Rick Wakeman di “Six Wives of Henry VIII”, ma può anche darsi che vi sia un filo logico dietro cui Gazzara traccia un percorso moderno su un tappeto sonoro antico: una sorta di viaggio immaginario che porta attraverso decenni di contatti fruttuosi tra il rock, il jazz e la musica classica. Puro impressionismo allo stato acustico. Probabilmente un progetto come The Piano Room al giorno d'oggi è anomalo nel panorama italiano ma è un progetto eclettico perchè figlio di un artista che è passato attraverso esperienze Mod, adora i Genesis, suona il pianoforte classico ma la sua notorietà la deve all'acid jazz e assieme ai 2/3 degli Chat Noir, uno dei migliori avant-jazz trio in circolazione, si è lanciato alla scoperta di nuove frontiere musicali.Il pianoforte la fa da padrone ma l'effetto magnetico del mellotron e la presenza delle chitarre danno l’idea di come Gazzara intenda rileggere alcune melodie ancora un po' sonnacchiose ma che sono il preludio a giornate più luminose e solari. L’impronta musicale come già abbiamo sottolineato è ben chiara ma in conclusione Francesco Gazzara dimostra di avere uno stile tra i più personali e meno legati alle strutture classiche della band in stile inglese e "Early Morning" è un album che conferma le sue intuizioni e rivela un talentuoso compositore.
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