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Gogol Bordello
Super Taranta
2007
Side One Dummy
di Enrico De Turris
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I Gogol Bordello sono probabilmente la realtà più affascinante della musica degli ultimi anni esattamente dal 1999, anno in cui risale la loro prima comparsa nella discografia ufficiale. Collettivo musicale formatosi a New York nel 1993, dove si incontrarono alcuni dei membri fuoriusciti dalla Europa dell’Est (Russia ed Ucraina soprattutto) ed in particolar modo l’estroso cantante Eugene Hütz, vera e propria anima del gruppo. Hütz ha trascorso un lungo periodo in Italia; da qui numerose parole italiane nelle loro canzoni come nel titolo di questo sesto disco e nel nome stesso della band che in parte è Bordello ed in parte è Gogol (Nikolaj Vasilevič) scrittore russo, realista e grottesco allo stesso tempo, capace di rendere ilari anche i momenti più melodrammatici... e lasciatevi dire che mai nome fu più azzeccato! Dal vivo i loro spettacoli ne rispecchiano appieno la sintesi. Saliti agli onori delle “cronache” per aver valicato le barriere musical nazionali: descritti come i Clash che litigano con i Pogues nell’Est Europa, nonché come i fondatori del gipsy punk: un incrocio tra folk, punk, metal, rap, ska e musica italiana, i Gogol Bordello sono eccentrici, scalmanati, coinvolgenti, un incrocio visivo tra Village People e Sex Pistols; la potenza della loro musica è pari solamente alla loro follia. Divertenti, bravi, scanzonati, irriverenti come solo un incrocio di culture, stili, teatralità e musicalità può essere. Sentirli e vederli è un vero piacere sia per le orecchie che per gli occhi. L’uso di strumenti tradizionali come i fiddle (violini usati nella musica popolare con il ponticello piatto), percussioni e fisarmonica oltre a quelli convenzionali, rendono “vicini” i Gogol Bordello a tutte le culture ed a tutti i musicisti, da quelli folkloristici a quelli più commerciali. Se è vero che i meticci sono geneticamente più resistenti delle razze pure, allora lo stesso assioma parrebbe valere anche per la musica. Se vi piace alzare boccali di birra attorno ad un tavolo e siete amanti delle tradizioni popolari senza frontiere: correte a comprarvi un disco dei Gogol Bordello... uno qualsiasi! C’è molta più umanità qui dentro che ad una seduta dell’ONU.
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11/10/2007 -
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