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Bebaloncar
Love To Death
2025
Rubber Soul / 1Q84 Tapes / Silverdrop Recordings
di Giancarlo De Chirico
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Nuovo album per i Bebaloncar, trio bolognese da tempo protagonista della scena “underground” italiana.
Il disco si intitola “Love To Death” e costituisce l’ultimo capitolo di una trilogia davvero rilevante che è iniziata nel 2022 con l’eccellente “Suicide Lovers” per poi proseguire nel 2024 con l’altrettanto valido “Diary Of A Lost Girl”, un lavoro importante che metteva in rilievo le radici psichedeliche della band, molto influenzata nei toni e nelle scelte musicali dai vecchi Velvet Underground di Lou Reed e di John Cale. L’impronta “dark wave” intrisa di una avvolgente malinconia che era stata evidenziata solo in parte nei lavori precedenti, trova adesso una forma più completa e allontana certe sonorità “neo Sixties” che ne avevano caratterizzato gli esordi. Album molto maturo sotto il profilo compositivo che si distingue per atmosfere elettriche profondamente evocative e il suono di ballate acustiche immerse nel ricordo e nel dolore. Lo annuncia il titolo “Love To Death”, lo si evince al primo ascolto di pezzi come “Love Is A Circle Game”, “Words” e “Dead Street”, brani dalla valenza ipnotica e decisamente struggenti che hanno il pregio di alternare sonorità morbidamente elettriche ad arrangiamenti acustici di pregio. Il nome del gruppo prende spunto da quello della famosa attrice serba Beba Loncar, un vero e proprio “sex symbol” dei primi anni Settanta.
La band è composta da Scanna, alias Riccardo Scannapieco, voce, chitarra e percussioni, ma anche autore della quasi totalità dei brani, da Iris Martyr, alla chitarra solista e ai cori, e da Fab al basso elettrico. Il disco vede anche la partecipazione in veste di “special guest” di Carlo Altobelli, alle percussioni, “drum machine”, computer e sintetizzatori. Un album intrigante e ben fatto che si accosta in diverse occasioni al movimento “neo folk”, che si discosta dalle banalità della musica moderna, che prende dal passato, ma con uno sguardo proiettato al futuro.
Un disco cupo, ma fatto di forti emozioni che vengono trasmesse al cuore di quanti avranno voglia di ascoltarlo. La copertina dell’album è una fotografia della scultura “Desolazione”, monumento funerario del Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna, simbolo di solitudine e malinconia. Successivamente Elide Blind ha rielaborato in modo artigianale l’immagine attraverso tecniche di editing analogico e di sperimentazione visiva.
Da ascoltare.
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31/10/2025 -
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