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The Duckworth Lewis Method
Sticky Wickets
2013
Divine Comedy Records/1969 Records
di Francesca Ferrari
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Il cricket, strano sport di cui non mi sono mai particolarmente impegnata a capire le regole. Le immagini che richiama sono di verdi campagne inglesi, uomini elegantemente vestiti con scarpe, pantaloni camicia e pullover bianchi e immacolati e strane mazze simili a quelle da baseball ma piatte. Anzi, no a dire il vero a me il cricket ricorda la regina di Cuori del Paese delle Meraviglie che sfida Alice usando poveri pennuti come improbabili mazze, con ancor più improbabili regole. Questo per dare l’idea di quanto nebulosa sia la mia concezione di questo sport. Ma tutto può cambiare, soprattutto se si scopre che c’è chi sul il cricket imposta tutto un progetto musicale, dandogli per altro il nome di un metodo matematico per calcolare il punteggio necessario alla squadra che batte per seconda per vincere in condizioni particolari derivanti dalla cancellazione di parte della partita per via delle condizioni atmosferiche. Per un simile progetto non può mancare il tocco di follia di un dandy fuori dal tempo come l’eclettico Neil Hannon (The Divine Comedy) che con il suo socio Thomas Walsh dei Pugwash impersonano gli improbabili personaggi di un duo pop alla scoperta di un mondo incentrato sul cricket in una prospettiva quanto meno surreale. Già nel 2009, con il loro primo album omonimo, i DLM avevano lasciato tutti a bocca aperta per la stravaganza con cui erano riusciti a incentrare senza fatica 12 tracce sul tradizionale sport sport britannico.
Quest’estate Mr Duckworth e il suo fedele Lewis sono tornati all’attacco divertendosi un sacco con ”Sticky Wickets”, il loro secondo disco sempre all’insegna di un cricket-pop scanzonato e senza pretese, ma effettivamente variegato e spassoso, sembra che la chiave sia proprio non prendersi veramente sul serio, o forse crederci anche troppo. Durante un’intervista alla BBC, la bionda conduttrice ha chiesto ai due manigoldi Irlandesi cosa ne pensasse la loro etichetta di questa musica incentrata appunto sul cricket, e Hannon e Walsh hanno candidamente ammesso: “La nostra etichetta siamo fondamentalmente… noi quindi possiamo fare praticamente ogni cosa che ci passa per la testa” il che è a metà strada tra una minaccia e una promessa vendendo i due musicisti in questione. Infatti I DLM sono prodotti dalla Divine Comedy Record di Neil Hannon, Quindi che c’è di strano a fare un viaggio in un mondo alternativo? Assolutamente niente! Anzi ben venga un po’ di leggerezza, cori da pub, schitarrate anni settanta e una teatrale tendenza un po’ decadente. Non importa se di cricket non ne sapete nulla, godetevi l’effetto caricaturale, il divertimento nascosto dietro ogni nota, la tranquilla sicurezza di mescolare pop, jazz, rock, folk e qualche altra cosa difficilmente distinguibile che forse si chiama pazzia pura!. Neil Hannon è un genio spesso sottovalutato e Thomas Walsh al suo fianco è il degno compare di un’avventura che vale la pena di essere ascoltata cercando di seguirli fin dove si può senza pensare troppo, e se non si sanno le regole intrigate e complicate del cricket Che importa? Quello è solo una scusa per divertirti e divagare! Sembra proprio il caso di dire più che buon ascolto, buon divertimento!
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//www.youtube.com/embed/Jf0iy6cgRE4
02/09/2013 -
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