Arriva finalmente anche in Italia, grazie a Egea Music, “Météores”, tra le ultime fatiche del pianista italiano Giovanni Ceccarelli accompagnato da Ferruccio Spinetti al contrabbasso e Francesco Petreni alla batteria. Già edito in Francia, Paese dove il jazzista marchigiano risiede da tempo, questo nuovo lavoro si porta dietro molto del vissuto dell’autore. L’esperienza francese, quella brasiliana e quella italiana si fondono contaminandosi senza mai infastidirsi. E’ così, ad esempio, che il celebre brano di Djavan, “Oceano”, si sporca magnificamente di jazz come già era toccato, tra le tante, a “Chega de Saudade”, presente anch’essa nel disco, con la tromba Dizzy Gillespie e a “Garota de Ipanema” con il sax di Stan Getz. E poi c’è Parigi, grigia e cangiante come il proprio cielo, evocato in “The Ever-changing Sky”, tra cambi repentini di tempo, tra il sole e pioggia, e “Ti Odio”, in cui alle nuvole di Parigi si aggiunge una storia d’amore raccontata dalle parole e dalla voce di Fausto Mesolella. Senz’altro interessante è “Canzone per Ferruccio”, in cui il contrabbassista campano, a cui evidentemente fa riferimento il brano, si abbandona a un dialogo amichevole con il piano di Giovanni, sostenuto egregiamente dalle spazzole di Petreni che, bisogna dirlo, in tutto il disco dimostra equilibrio e partecipazione, doti nobili per un batterista. Giovanni Ceccarelli dimostra ancora una volta di essere abile compositore, eccellente esecutore, musicista passionale e poeta modesto, così che quando sfumano le ultime note del disco si ha l’impressione che l’unica azione possibile sia premere nuovamente il tasto play.
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