Torna, per due serate "a bassa voce" - in compagnia unicamente del "fido" pianista Steve Nieve - a Roma e Milano, Elvis Costello, uno degli artisti inglesi più arguti del movimento "new wave", e creatore di una miriade di canzoni memorabili dal '77 ad oggi. Dopo il ritorno alle "sue" sonorità del rock new wave con "When I Was Cruel", album che nel 2003 gli ha procurato tre nomination al Grammy, il rocker britannico si è ripresentato lo scorso mese con "North" (pubblicato dalla storica etichetta di musica classica Deutsche Grammophone), in cui propone il lato di sè più delicato ed intimista, con canzoni suonate in punta di jazz. ----------Le radici di Costello affondano nella musica tradizionale, incarnando la terza di quattro generazioni di musicisti in famiglia. Dopo aver lasciato la scuola, si trasferisce a Liverpool, dove inizia a suonare in vari club fino ad approdare, nel 1976, ad un contratto discografico con la Stiff Records, scoperto dal produttore artista Nick Lowe. Il suo primo album, MY AIM IS TRUE, esce nel 1977. Grazie a una serie di audizioni forma la sua band d’accompagnamento, gli Attractions, di cui diviene elemento fondamentale il pianista Steve Nieve, proveniente dagli studi classici. La scena musicale inglese si accorge ben presto di questo personaggio fuori dagli schemi, dall'attitudine punk per la grinta che esibisce sul palco, ma dotato di sensibilità melodica che lo distingue subito dalla massa delle new wave band imperanti all'epoca. L'album THIS YEAR'S MODEL del 1978 dimostra la statura artistica di Costello e lancia ai primi posti il singolo "I don't want to go to Chelsea". Seguono ARMED FORCES, GET HAPPY!! (dal forte sapore R&B), TRUST e IMPERIAL BEDROOM, altro capolavoro con "Man out of time", dal suono pieno alla Phil Spector, senza dimenticare la produzione di testi ironici, intelligenti ed efficaci che Costello ha sempre creato con la sua fertile penna. Gli anni ottanta portano una serie di album belli e diversi tra loro (BLOOD AND CHOCOLATE, KING OF AMERICA) e singoli a ripetizione (ricordiamo la struggente "Shipbuilding" per ricordare la guerra delle Falkland, "Everyday I write the book"); inoltre nel 1985 suona sul palco di Live Aid in una grande esibizione con tanto di cover dei Beatles. La maturità raggiunta nel 1992 consente poi ad Elvis di creare dischi con il quartetto d'archi Brodsky Quartet: il tour mondiale THE JULIET LETTERS riscuote un enorme successo. Nel 1994 è guest vocalist nell’album Unplugged di Tony Bennett vincitore del premio Grammy di MTV. Alla fine dello stesso anno Costello è direttore artistico del South Bank’s Meltdown Festival. Sempre in questa occasione gli viene commissionata la scrittura di un progetto per il gruppo di viole Fretwork e per il controtenore Michael Chance, in commemorazione del tricentenario della morte di Henry Purcell. Nel 1997 Put Away Forbidden Playthings viene incluso nella raccolta Sit fast su etichetta Virgin Classics. Costello ha scritto oltre 300 canzoni, gran parte delle quali sono state incise da altri artisti, la cui lista riflette il suo interesse in una vasta gamma di stili musicali: Chet Baker, Johnny Cash, June tabor, Roy Orbison, Dusty Springfield, Charles Brown e tra gli altri George Jones. Ha collaInoltre Costello ha collaborato in qualità di autore e musicista ad una serie di progetti con sua moglie Cait O’Riordan, Paul McCartney, Bill Frisell e Richard Harvey con il quale ha collaborato per la colonna sonora della serie televisiva G.B.H di Alan Bleasdale, vincitrice del premio BAFTA. Sempre con Harvey, lavora per la serie Jake’s Progress sempre di Bleasdale. Nel 1999 a Costello viene commissionata la registrazione del brano She di Charles Aznavour per la colonna sonora del celeberrimo film di Richard Curtis Notting Hill. Nell’ aprile del 2000 Costello viene candidato ad una nomination per il premio BAFTA per aver contribuito alla colonna sonora della serie televisiva Oliver Twist di Alan Bleasdale per Channel 4. Il 2000 vede Costello impegnato su molteplici progetti, tra cui una commissione per le musiche di "A Mid-summer Night’s Dream", una produzione della compagnia italiana di danza Aterballetto di Reggio Emilia. Nella primavera del 2002 Costello lancia il suo primo album rock dopo l’unione di Island Def Jam con la Universal dal titolo "When I Was Cruel", album che nel 2003 gli ha procurato tre nomination al Grammy. In tutta la sua lunga carriera artistica Costello ha ricevuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti, tra cui 2 premi Q Magazine, due Ivor Novello, l’arditissimo Nordoff-Robbins Silver Clef, e il Grammy per la sua collaborazione con Bacharach del 1998. Lo scorso maggio Costello si è aggiudicato il prestigiosissimo ASCAP Founders Award. ----------ELVIS COSTELLO live in Italia - a Roma Domenica 19 Ottobre 2003 - Ore 21.00 all'Auditorium Parco della Musica - Sala Santa Cecilia ---------- a Milano Lunedì 20 Ottobre 2003 al Teatro Manzoni.
Articolo del
17/10/2003 -
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