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Brad Mehldau
Un pianista rivoluzionario
di
Emmebi .
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Brad Mehldau è tra i pianisti più influenti degli ultimi anni. Mehldau ha levato molta polvere dagli scaffali del jazz allontanandosi dagli schemi tradizionali anche se arriva da una formazione classica. Con il suo ormai sterminato repertorio di dischi e concerti ha generato, più o meno consapevolmente, una piccola rivoluzione: ha rinnovato e modernizzato l'enorme songbook americano da cui i jazzisti per decenni hanno tratto le canzoni, gli standard, per poi smontarle e rimontarle con l'improvvisazione jazz.
Mehldau è stato il primo a suonare, e a farli diventare nuovi standard contemporanei, i brani di Radiohead, Nirvana, Sufjan Stevens, Oasis, Nick Drake e l'intero immaginario musicale della Generazione X (Mehldau ha 45 anni), senza per questo rottamare la storia che lo ha proceduto né rinunciare a comporre la sua musica (anzi le sue cose migliori sono quelle originali degli esordi).
L’artista di Jacksonville torna in Italia per presentare i suoi Three pieces after Bach (for pianoforte solo). L’ispirazione arriva da uno dei capolavori riconosciuti della grande musica, Il clavicembalo ben temperato, la celeberrima raccolta di preludi e fughe che Johann Sebastian Bach completò nella prima metà del Settecento, autentico caposaldo della cultura musicale occidentale. È stata la prestigiosa Carnegie Hall a commissionare a Mehldau una serie di tre composizioni ispirate al Preludio n. 3 in do diesis Bwv 848 (dal Libro I), alla Fuga n. 16 in sol minore Bwv 885 (dal Libro II) e al Preludio n. 6 in re minore Bwv 851 (ancora dal Libro I)
Brad Mehldau live @ Auditorium Parco della Musica - Sabato 17 febbraio 2018
Articolo del
10/02/2018 -
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