Gli Horrors si sono imposti ai tempi del loro esordio a colpi di risse e isteria, ma la loro musica è cresciuta inesorabilmente tra un misto di punk e psichedelica condito dal garage rock. Potrebbe essere una delle “band più originali dai tempi dei Sex Pistols”, come furbescamente annunciavano i giornali britannici di settore.
La band londinese già con il primo album 'Strange House' ha colpiroto nel segno, ma nessuno si sarebbe aspettato che Faris Badwan e soci pubblicassero al secondo tentativo un album del livello di 'Primary Colours', il loro secondo album e uno dei dischi del 2009 che ha ricevuto una nomination come disco dell'anno al Mercury Prize 2009. Gli Horrors hanno lasciato da parte l'aggressività dell'esordio per un sound sempre oscuro ma più ricercato, figlio del Krautrock per la sperimentazione elettronica e di Cure e Jesus and Mary Chain per i riff di chitarra saturi di feedback.
Chi li ha visti dal vivo ultimamente parla di una band che ha imparato a suonare in modo sublime e che tiene il palco come poche. Badwan ora canta e non urla soltanto, mentre il resto dei ragazzi padroneggiano i propri strumenti come dei veterani.
Dopo aver interrotto un silenzio discografico che durava da tre anni, hanno fatto il ritorno sulla scena musicale con “V”, il loro quinto album in studio, pubblicato il 22 Settembre via Wolftone/Caroline International. Il disco, prodotto da Paul Epworth – già noto per le sue importanti collaborazioni con artisti del calibro di FKA Twigs, Lorde, Rihanna, Adele, London Grammar, Florence and the Machine, Coldplay, U2 e Paul McCartney – è stato anticipato da “Machine”, un singolo dall’andamento ossessivo, dark e industrial che mostra la band pronta a tornare sulla scena con rinnovata energia.
La band inglese, che di recente ha fatto da spalla ai Depeche Mode in alcune date del tour europeo, torna nel nostro Paese per due date
5 dicembre @ Milano – Circolo Magnolia 6 dicembre @ Bologna – Locomotiv Club
Articolo del
29/11/2017 -
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