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NEKO CASE/K.D. LANG/LAURA VEIRS – “Atomic Number”
Qualche anno fa, quasi per capiriccio, K.D. Lang ha scritto una mail a Neko Case e Laura Veirs che diceva semplicemente «secondo me dovremmo fare un album insieme». Anche se le tre non si conoscevano poi così tanto a titolo personale la risposta è stata immediata e «ovviamente affermativa»” dice Neko Case. Ed eccoci qui con l’album ”case/lang/veirs”, in uscita il 17 giugno su Anti e un tour in arrivo. 14 canzoni inedite scritte dalle 3 artiste nell’arco di due anni e mezzo. Registrato a Portland (dove vivono Lang e Viers) e prodotto da Tucker Martine con la band.
1. Atomic Number 2. Honey and Smoke 3. Song for Judee 4. Blue Fires 5. Delirium 6. Greens of June 7. Behind the Armory 8. Best Kept Secret 9. 1,000 Miles Away 10. Supermoon 11. I Want to Be Here 12. Down I-5 13. Why Do We Fight 14. Georgia Stars
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M83 – “Do It, Try It”
M83, aka Anthony Gonzalez, annuncia finalmente l’uscita del tanto atteso nuovo album. Si intitola Junk e uscirà per Naive l’8 aprile 2016. M83, il cantautore, il front man e la voce tutto in uno - ritorna con un’evoluzione artistica e ci spiega: «voglio far vedere vari aspetti di me in questo album. Voglio tornare con qualcosa di più intimo e allo stesso tempo meno incentrato su di me!». In questo album si riconoscono le ispirazioni iniziali di Gonzalez come i Tangerine Dream, Aphex Twin, e quelle di artisti visionari come Brian Wilson e Kevin Shields. Da una parte c’è il ritorno alle radici e dall’altra fa un passo avanti. Così mentre gli album di M83 hanno sempre combinato generi in modo provocatorio e nostalgico – dallo shoegaze all’ambient fino al synth pop e alt-rock anni 90 – per “Junk” Gonzalez sperimenta nuove avventure con suoni e stili mai maneggiati prima. «Tutti i miei album sono eclettici, ma questa volta ho voluto spaziare ancora di più» ci dice. Nel brano “Do It, Try It,” si può sentire un mèlange di house music old school, pianoforti, voci sintetizzate, eccessi prog e rimandi bubblegum art pop!.
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NOBODY CRIED FOR DINOSAURS – “Fantasy”
Può un disco proiettarti in un atollo tropicale con un cocktail in mano e le onde che si infrangono sulla spiaggia bianca? Può una band che vive nella notoriamente grigia Milano avere un'attitudine colorata, pop nella sua accezione più giocosa e gioiosa? La risposta è sì, se il disco in questione è “Ten Billion Years Later” e la band sono i Nobody Cried For Dinosaurs. Giovani ma già scafati, con alle spalle festival e aperture prestigiose (dal MiAmi ai The Drums), il collettivo capitanato da Gabriele Gastaldin e Federico Cavaglià (attorno cui ruotano diversi altri musicisti) torna a due anni dal precedente lavoro discografico con un Ep di quattro canzoni che mischia dream pop, synth, chitarrine funky e camice floreali. E il risultato è fresco, freschissimo, in grado di far ondeggiare la testa e battere il piede dal primo all'ultimo secondo, in un viaggio che da Milano porta in luoghi assolati e paradisiaci, con tutta l'energia che solo delle canzoni pop fatte bene sanno sprigionare.
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SOPHIA – “Resisting”
Dopo quasi 7 anni di silenzio Robin Proper-Sheppard e i suoi SOPHIA sono pronti a tornare con una canzone che, in questo adorabile mondo di tristezza e malinconia, almeno nel mondo dei SOPHIA stessi, è una delle loro composizioni più positive e uptempo mai presentate da loro: “Resisting”. Questo lavoro è differente. E’ un disco differente. Certamente c’è quel senso di tristezza e quel sentimentalismo di rimpianto che è sempre stata la caratteristica della voce di Robin. Ovviamente ci sono le chitarre acustiche ed i pianoforti che fanno parte della storia del songwriting. Quelle ci sono sempre. Il sesto album dei SOPHIA si intitola ”As We Make Our Way (Unknown Harbours)” ed uscirà il 15 aprile per The Flower Shop Recordings in italia distribuito da Self. Contiene 10 canzoni di altissimo livello, drammatiche e intense come solo i SOPHIA e poche altre band sono in grado di regalare al proprio pubblico. La presale del disco partirà il 4 marzo e partirà a seguire il loro primo tour con band al completo dopo diversi anni, La data italiana prevista al momento è il 6 maggio al Covo di Bologna, il promoter è DNA Concerti.
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JOE VOLK – “Is Pyramid…”
L’atteso debutto da solista di Joe Volk, fondatore, cantante e autore dei testi dei Crippled Black Phoenix (dai quali è fuoriuscito nel 2013) è stato registrato con l’aiuto di Geoff Barrow e Adrian Utley (Portishead), Leafcutter John, Ben Salisbury, Mark Ophidian (CBP) e molti altri. “A mesmerizing piece of music”, un gioiellino oltre il dream pop. Accompagnato da una full band, Joe Volk presenterà “Happenings and Killings” con un tour europeo a partire da aprile 2016.
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MARTA REN & THE GROOVELVETS - "Stop Look Listen"
A tre anni di distanza dai singoli “2 Kinds Of Men” e “Summer’s Gone” arriva “Stop Look Listen” l’album di debutto della nuova reginetta Portoghese Marta Ren & The Groovelvets. Anticipato a Dicembre dal singolo “I’m Not Your Regular Woman” “Stop Look Listen” è stato registrato rigorosamente in analogico su 8 tracce ed è stato prodotto da New Max degli Expensive Soul noto gruppo soul/funk Portoghese. L’impatto è potente e la prima sensazione è quella di essere scaraventati in pieni anni 60, non a caso a Marta Ren è già stato affibbiato il titolo di erede di Marva Whitney. Con i suoi fedeli e “super-tight” Groovelvets alle spalle, Marta ci serve 11 tracce esplosive che non fanno prigionieri. Dalla opening track “Don’t Look” alle sfuriate funk di “Release Me” e “Coming Home”, fino agli episodi più soulful come “Smiling Faces” e “So Long”, ma senza disdegnare passaggi nell’afrobeat (“Be Ma Fela”), il combo portoghese dà alla luce un album di funk viscerale, lontano dalle mode e carico di dinamite pura.
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