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GAVIN FRIDAY – 'Stations Of The Cross'
L'irlandese Gavin Friday ha condiviso un nuovo brano intitolato 'Stations Of The Cross'. La canzone è tratta dal suo nuovo e attesissimo album solista ”Ecce Homo”. In uscita il 25 ottobre tramite BMG. Il nuovo album, prodotto da Dave Ball dei Soft Cell e Michael Heffernan, segna il suo primo lavoro dall'album “Catholic” del 2011 ed è stato recentemente annunciato insieme al brano omonimo e a un EP digitale che include due remix e una versione strumentale del brano. Friday è forse meglio conosciuto come il frontman fondatore del gruppo cult post-punk irlandese Virgin Prunes. Alternato tra potenti elettroniche che richiamano la forza dei Prunes e acustiche squisite che riflettono la bellezza del suo lavoro solista più recente e delle colonne sonore, “Ecce Homo” è un'espressione estatica e libera di rabbia e indipendenza, di separazione dagli stereotipi su ciò che dovremmo essere, riconoscendo al contempo che le nostre battaglie più dure sono spesso collettive. Friday ha anticipato i dettagli della traccia nei mesi precedenti alla pubblicazione con post misteriosi scritti in Ogham - un'antica lingua runica utilizzata in Irlanda e in alcune parti del Regno Unito tra il V e il IX secolo - insieme a un'immagine di una corona di spine. Mentre 'Ecce Homo' metteva in risalto il suono trionfante e travolgente dell'album, il nuovo estratto pulsante e malinconico 'Stations Of The Cross' si spinge di più nel territorio gotico e balladico con ritmi industriali ambulanti, corni pensierosi e lavoro di sintetizzatori palpitante. Tematicamente, è una tormentata canzone d'amore, incentrata su una relazione intrappolata in un circolo vizioso. La traccia è dedicata alla grande Sinead O'Connor, che era un'amica di Friday.
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BONSAI BONSAI – ‘La Casa di Specchi‘
E’ uscito il 26 Settembre su NOS Records il debut album dei livornesi BONSAI BONSAI, “La nostra bella età”, anticipato dal primo singolo “Casa di Specchi". Queste le parole della band sull’album: “Quando abbiamo iniziato a scrivere questo disco la sensazione predominante è stata quella di avere tanti, forse troppi input dall’esterno: messaggi, discorsi da adulti, telegiornali, aspettative degli altri, paure. Eravamo curiosi di scoprire che cosa avessimo dentro, lasciando uscire quello che avevamo raccolto dal nostro periodo postadolescenziale, senza decidere consapevolmente il tema della canzone. Probabilmente quello che abbiamo creato manifesta in parte un’insofferenza generata dallo scontro col mondo di oggi, con le persone, con i nostri bisogni. La musica è stata il primo elemento a palesarsi nel processo creativo, uscendo dall’anonimato: nessuna canzone di questo disco è nata da un testo scritto prima per intero senza note o frammenti musicali a cui appigliarsi. Le note hanno ispirato le parole, e non viceversa. Questo ha reso tutto il percorso più bello e misterioso, anche se non sono mancati episodi in cui l’attaccamento alle canzoni ci ha fatto perdere tempo ed energie.”
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LAURA MARLING – ‘Child Of Mine’
‘Child of Mine’, opener dell’album dà un tono intimo al tutto, poiché Laura Marling “porta a sopportare tutto il peso di ciò che significa essere un genitore per la prima volta”. ”La canzone è stata scritta”, spiega Laura Marling, mentre “facevo saltare mia figlia nella sua sdraietta quando aveva quattro settimane. Non mi ero seduta per scrivere. Era da un po’ che non prendevo in mano la chitarra, giusto per passare il tempo, quindi forse ha funzionato. Ho scritto la ninna nanna subito dopo e ho pensato ‘OK, forse potrei fare un disco quest’anno.” Il nuovo album ”Patterns in Repeat” è stato scritto, registrato e prodotto da Laura Marling nel suo studio di casa a Londra. Se l'acclamata “Song For Our Daughter” del 2020 è stata scritta in senso figurato e dal punto di vista di scrivere a e su una figlia immaginaria, “Patterns in Repeat” è stato composto dopo la nascita della figlia nel 2023 e trova l’artista che riflette sugli schemi in gioco nella costellazione di una famiglia. Le canzoni sono radicate in un momento molto specifico e rivelatore della sua vita, approfondendo la sua resa dei conti con le idee e i comportamenti che sopportiamo attraverso la famiglia nel corso delle generazioni. Il disco è stato registrato quasi interamente nello studio di casa di Marling e coprodotto da Dom Monks, con l'ulteriore assistenza del supremo degli archi Rob Moose. “Patterns in Repeat” ottavo album in studio della sempre prolifica musicista britannica, arriva dopo la più lunga pausa discografica dei 15 anni di carriera di laura Marling. A Giugno, Laura ha lanciato la newsletter Substack, presentandola ai fan con una nota che ne spiegava la premessa: "recentemente, ho sentito il bisogno di parlare del songwriting e del mio rapporto con esso - in un modo per capire meglio me stessa - cos'è questa cosa che è stata l'occupazione centrale della mia vita adulta..."
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TEHO TEARDO e BLIXA Bargeld – ‘Starkregen’
’Starkregen’ è il nuovo singolo di Teho Teardo e Blixa Bargeld. L’uscita di questo nuovo brano anticipa la pubblicazione su cd, vinile e digitale, del nuovo album di inediti, prevista per il 25 ottobre 2024, che si chiamerà “Christian & Mauro” (Specula/Audioglobe). Seguirà a novembre e dicembre un tour europeo in continuo aggiornamento, che toccherà anche diverse città italiane. Dopo “Live in Berlin”, l’album registrato dal vivo al Sonic Morgue di Berlino e pubblicato a dicembre 2022, Teho Teardo e Blixa Bargeld con questo terzo lavoro in studio, chiudono la trilogia della loro lunga collaborazione, iniziata nel 2013 con “Still Smiling”, proseguita poi nel 2016 con “Nerissimo”, fino a questo nuovo capitolo discografico “Christian & Mauro”, il cui titolo fa riferimento ai rispettivi nomi di battesimo di Bargeld e Teardo. Nel singolo ‘Starkregen’, pubblicato dalla Specula Records e distribuito da Audioglobe, accanto ai numerosi strumenti suonati da Teardo e Bargeld, compaiono anche Gabriele Coen al clarinetto basso, Laura Bisceglia al violoncello e Susanna Buffa alla voce.
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FABIO FABIO – ‘Spezzatino Porcino”
“Spezzatino Porcino” è il nuovo disco di Fabio Fabio, in coproduzione tra 42 Records e Ivreatronic. Il disco si potrebbe definire progressive trip-hop, in cui Marco Foresta e Mattia Ricco vagano tra tribalismo, ritmi lenti e frammenti di momenti casuali di Rai Radio 3 e suoni dei boschi Canavesani, passeggiate che diventano esplorazioni di una misteriosa giungla tropicale: un uomo di provincia che muta in uomo di mondo. Un disco unico nel suo meta-genere, composto da 7 brani immersi in vari paesaggi sonori che amplificano la diversità degli ingredienti mischiati. Un gioco fatto di voci oscure, beat grossi e arrangiamenti eleganti, il cui suono viene plasmato con uno stile preciso, organico e variegato tant’è che difficilmente ascolterete qualcosa di simile anche se vi ricorderà qualcosa che avete già sentito. Come visitare una vecchia villa abbandonata, immersa nel bosco, ripresa dal bosco, in cui ogni stanza risuona differente, disordinata, immobile e serena. Ogni porta cela il potere di un luogo inquieto di memorie asimmetriche e sbriciolate: l’allora che diventa adesso. Filastrocche pagane che trasudano dalle pareti. Un frullato promiscuo che possiede una densità di suono dalla forma selvaggia, artigianale e spiritosa: questa è la chiave per decifrare la ricetta dello "Spezzatino Porcino".
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GARDENS - ‘Flaws’
In concomitanza con l'annuncio dell'album di debutto ”Flaws”, in uscita il 1° novembre per l'etichetta austriaca indipendente Siluh Records, il quartetto viennese dei FLAWS condivide questa settimana (30 agosto) la title track ispirata al surf-psych. A metà strada tra La Luz e Courtney Barnett - e nutrito dai cieli azzurri, dai campi verdeggianti e dalle montagne per cui è famoso il loro paese d'origine - il brano contrappone un indie fresco e solare al confessionalismo a cuore aperto della voce solista di Luca Celina Müller. Traccia d'apertura del loro imminente debutto, <’>’Flaws’ stabilisce il tono di ciò che verrà: un suono che è pacato e sicuro - filtrando il sublime dal disordine - ma incentrato sul processo terapeutico di Luca all’ardua scoperta di sé; di tirare fuori tutti i suoi pensieri sulla pagina e usarli come trampolino di lancio per l'accettazione, la guarigione e la crescita personale: “I'm a keeper of my flaws /All the patterns that I store /Deep inside my mouth /Is where dark treasures can be found /Would you like to find out?” canta il ritornello. Parlando del brano, la cantante Luca Celine Müller afferma che: “Tutti hanno un lato che pensa male o vuole essere cattivo con qualcuno. E in questa canzone non voglio che questo lato mi sovrasti”.
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