Nuovo album per Franca Masu, ex insegnante di Lettere, che si è riconvertita a cantante di “ethno-jazz” , quanto mai appassionata e profonda.
In breve tempo è diventata la figura di riferimento per quanto riguarda la cultura e la parlata catalana di Alghero, in Sardegna. La Masu canta in diverse lingue: in italiano, in sardo, in spagnolo, in catalano e in portoghese. Ha collaborato in passato con il clarinettista Tony Scott , nel 2004 ha vinto il premio Maria Carta e nel 2009 ha rappresentato il Mediterraneo al prestigioso festival di Porta Ferrada, in Costa Brava. Su “Cordemar”, il suo ultimo album, Franca Masu ci regala cinque brani originali e cinque “cover” appartenenti alla tradizione musicale occidentale.
Il disco, molto raffinato ed elegante, si avvale dei contributi del chitarrista Luca Falomi , di Salvatore Maltana, al contrabbasso, di Sade Mangiaracina, al pianoforte, di Fausto Beccalossi, all’acordiò, di Massimo Russino, alle percussioni, e di Max De Aloe, all’armonica. Paolo Fresu, noto jazzista sardo, ha paragonato il suo canto a quello delle sirene e lo ha definito come “ un caleidoscopio di suoni e di emozioni, di generi e di arrangiamenti, di armonie e di melodie”. Abbiamo a che fare con una “vocalist” molto legata alla sua terra e ogni momento del suo canto sembra voler restituire ad essa il suo calore, i suoi segreti.
“Cordemar” disegna in musica storie femminili intense e talvolta molto dolorose. Il canto di Franca Masu ha origini ataviche, è il risultato di retaggio fatto di ninne nanne di vecchie serenate, è un “cuore di mare”, fatto di lacrime e di preghiere. Un album prezioso che contiene soluzioni armoniche diverse e un linguaggio musicale “aperto”, ricco di contrappunti mirabili che rendono questo lavoro ancora più apprezzabile e degno di ascolto.
Articolo del
31/05/2021 -
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