BENVENUTO SU EXTRA! MUSIC MAGAZINE - La prima rivista musicale on line, articoli, recensioni, programmazione, musicale, eventi, rock, jazz, musica live
|
|
|
Mariusz Duda
Lockdown Spaces
2020
GlassVille Records
di
Anna Maria Parente
|
È uscito lo scorso 26 giugno il primo album solista del cantante e bassista della band polacca Riverside, Mariusz Duda. Lockdown Spaces (GlassVille Records) è un lavoro ispirato dall’emergenza COVID-19 ed è fuoriuscito in modo naturale durante le registrazioni dell’ultimo album (settimo) dei Lunatic Soul (progetto parallelo ai Riverside, fondato dallo stesso Duda).
L’album è stato messo online sul sito di Bandcamp e ha subito iniziato a spopolare tra gli amanti del prog contemporaneo, ma anche in altri ambiti della musica alternativa. Lockdown spaces, infatti, di prog ha poco e di elettronico molto. Ascoltarlo ti catapulta negli anni Ottanta o in Stranger Things (per essere più attuali), con la sola differenza che non ti ritroverai nello spazio o nel Sottosopra, ma resterai confinato sulla terra, tra le tue mura domestiche con dubbi, desideri e speranze.
Tra gli argomenti affrontati dall’artista polacco c’è la comunicazione virtuale (tema a lui molto caro, basti pensare all’album Second Life Syndrome dei Riverside). Il brano Pixel Heart, ad esempio, si adatta a pennello a questa tematica e rappresenta anche la parte grafica del disco.
La riflessione di Duda va oltre il mero momento di confinamento e di isolamento sociale (come ci piace tanto definirlo) e si indirizza anche verso la società contemporanea, troppo occupata con «cose di cui non si ha un reale bisogno». Secondo quanto dichiarato dall’artista sulla pagina FB ufficiale, Lockdown Spaces è un piccolo antidoto contro tutto questo, un modo come un altro per «allentare la tensione almeno per un po’» .
In effetti, Duda ha centrato in pieno il suo obiettivo, perché, sebbene Lockdown Spaces sia descritto e concepito come un album molto oscuro, lascia intravedere diversi spiragli di luce per ritrovare la calma perduta. La calma perduta è una ricerca costante nei testi di Duda, basti pensare alla frase di #Addicted (Love, Fear and the Time Machine – 2015) «I lost my calmness in the world, where everything is searchable». Questa ricerca sembra terminare negli ultimi pezzi di Lockdown Spaces, dove si incontrano di nuovo le radici prog.
Lockdown Spaces è un album molto piacevole, perfetto per chi ama ascoltare musica mentre lavora da remoto o mentre studia nella sua cameretta, aspettando di ritornare là fuori a correre e incontrare gente di nuovo, senza paura.
Articolo del
31/07/2020 -
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|
//www.youtube.com/embed/gmOPj_PDP60
|
|
|
|
|
|
|
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|