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Worldservice Project
Serve
2018
Rare Noise Recods / Goodfellas
di
Giuseppe Celano
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Dave Morecroft (voce, tastiere), Tim Ower (sax), Raphael Clarkson (trombone, voce), Arthur O’Hara (basso) e Harry Pope (batteria/percussioni) sono i Worldservice Project. Il nuovo album arriva a due anni di distanza dal precedente For King and Country. Registrato ai Konk Studios di Londra (ottobre 2017) da Matt Jagger e Liran Donin, è stato successivamente mixato e masterizzato da Liran Donin, Dave Morecroft e Moshik Kop presso i NXNE Studios.
Serve sfoggia otto tracce serrate, piene di varie sfaccettature, contaminazioni e atmosfere cangianti. Apre le danze l’intricata Plagued With Righteousness spedita all’inizio, lenta nella sezione centrale e in corsa finale fra stacchi e controtempi, giusto un attimo prima che i fiati impazziscano dentro questo frullato di jazz e math-rock.
La successiva Da Jo Bo è dinamica, sincopata e veloce a tratti. Sebbene il quintetto scomodi vari mostri sacri, ciò che emerge con certezza è la loro conoscenza approfondita del catalogo zappiano che gli impedisce di cadere nella trappola dell'insopportabile pomposità del prog rock.
Parte del merito va a Dave Morecroft che, oltre a essere il direttore del Match & Fuse inglese, ha curato anche gli arrangiamenti insieme a Liran Donin (bassista e compositore israeliano). A completare il cast arriva il sassofonista Tim Ower, impegnato su Runner, altro brano proteiforme che tradisce il loro amore incondizionato per il mutamento continuo, atto a confondere e spiazzare.
Sono punk e funk, irreverentemente rock e obbedientemente jazz. Risulta più difficile, invece, la comprensione di tutte quelle voci in sottofondo, urla e speech (davvero troppi). Alcune sezioni ricordano più volte gli ZU ma la band mantiene una sua personalità e un carattere ben definito.
Il loro modo di suonare, e spingere di forza quando serve, crea un impatto che non può lasciare indifferenti (Erase) e, anche se a tratti affiora una certa ripetitività, nel complesso ciò che risulta davvero apprezzabile è la scorrevolezza generale di questo lavoro
Articolo del
03/02/2019 -
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