Nuovo album di inediti per Nada che torna a lavorare con John Parish (P.J. Harvey, Giant Sand, Eels), il produttore inglese che contribuì al successo di un disco come “Tutto l’Amore che Mi Manca” del 2004.
Vi diciamo subito che non si tratta di un album facile: le urla di Nada danno voce ad un mondo in decomposizione, ad una società Occidentale in decadenza e in particolare al fallimento di quanti - anni fa - credevano in un futuro migliore. Non ha più senso parlarne adesso e il titolo del disco “E’ un Momento Difficile, Tesoro” sintetizza alla perfezione lo stato delle cose. Suoni aspri distribuiti all’interno di dieci canzoni che riflettono momenti di vita ma anche stati d’animo che trovano forma espressiva in un crescendo vorticoso, che non si vergogna di essere ossessivo e pesante. Un album realizzato in due anni, registrato a Bristol, dopo che John Parish aveva manifestato il suo entusiasmo per i nuovi brani.
Un coinvolgimento emotivo totale, ma anche il rifiuto di qualsiasi elemento in eccesso, di qualsiasi armonia che andasse ad abbellire un album che doveva restare così, crudo, essenziale, fiero. Un pezzo duro e straziante come “Dove Sono I Tuoi Occhi”, il primo singolo, il primo video tratto dall’album, è forse quello più riconoscibile, in possesso di una chiave di lettura tradizionale, con tanto di ritornello contagioso, urlato con forza. Molto interessante anche la title track, una ballata in cui Nada fa riferimento ad “una tristezza che si taglia nell’aria”, ad una vita piena di “troppe cose ma nessuna che mi tira su”.
Nada è sempre stata un'artista fuori da qualsiasi compromesso e che ha abbracciato la scena indie in età matura, invece di rifugiarsi sugli allori di una carriera artistica comunque importanti. Abbiamo di fronte un album ricco di spunti, che vanno dall’antimilitarismo de “L’Ultimo Sparo “ a “Madre”, un pezzo molto sofferto e autobiografico, dedicato alla madre, al rapporto conflittuale avuto con lei. “Stasera Non Piove” è una ballata blues molto cadenzata ed avvolgente, “Due Giorni Al Mare” è una canzone sulla solitudine, sulla mancanza d’amore, mentre “Disgregata” ipotizza il disfacimento del proprio corpo per lasciarlo mescolare agli elementi presenti in natura e sperare che magari possa nascere qualcosa di nuovo, di migliore.
“Un Angelo Caduto Nel Cielo”, la ballata lenta che chiude l’album, racconta di un angelo che non riesce più a orientarsi una volta tornato sulla Terra. L’unico suo destino è quello di continuare a cercare, come fa Nada, che ha tirato fuori le liriche e i suoni delle nuove canzoni andando a scavare dentro di sé, dove fa più male, incurante di ragione e dolore.
Articolo del
30/01/2019 -
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