Arrivato a dicembre scorso “MMM” il terzo disco in studio per i Mamavegas, storico collettivo di musicisti composto da Francesco e Daniele Petrosino, Emanuele Mancini, Matteo Portelli, Andrea Memeo e Marco Bonini.
Con una produzione che conta diversi lavori a partire dal 2005, in un graduale crescendo da singoli a EP ad Album, i Mamavegas confermano un talento ed una capacità abbastanza particolare e non così scontata ad adeguarsi ai tempi e ad accrescere il livello artistico. Attraverso l’alternanza di alcuni membri, considerata più un contributo positivo che semplice turn over, il gruppo dimostra la maturità acquisita e la sinergia, solida, che si è creata e che permette ad ognuno di dare l’apporto necessario, ogni volta diverso, in base all’esigenza artistica del disco, caratteristica resa possibile dalla preparazione polistrumentale dei membri e, di nuovo, alla capacità di mettersi a servizio del prodotto-disco.
Questo rende ancor più difficile, se proprio necessario, catalogare la musica dei Mamavegas, che assecondando le proprie affinità spaziano nel rock alternativo, con passaggi fra il folk e il jazz, e una toccata e fuga nella New Wave di tempi andati, sottolineata dalla voce di Emanuele Mancini quando questa si appoggia su riff elettronici.
Il disco si compone di 11 tracce equilibrate e ben scelte, ed è tutto cantato (bene) in Inglese. Un aspetto questo da non sottovalutare perché, accanto alla qualità artistica espressa, gli rende l’opportunità di allargare la platea - forse divenuta un po’ stretta – e gli orizzonti, ed affacciarsi meritatamente oltre frontiera.
Il disco si ascolta, volentieri e piacevolmente, e racconta un po’ della storia di questo collettivo attraverso un giusto equilibrio di diversi ingredienti. Il ritmo, in particolare, ben rappresentato in After the fall, il pezzo forse più radiofonico di tutto il disco. La classe, frutto di anni lavoro a perfezionare l’intesa, espressa in Against your will. L’eleganza di High tide, il pop di Fake stars. Un disco che negli anni 80’ avrebbe meritatamente scalato le classifiche, mentre nel ventunesimo secolo ha il compito arduo di risvegliare dal torpore dei clichè dell’indie italiano dal quale ancora si fa fatica ad allontanarsi. Lo stanno facendo più che bene, e per accorgersene non si può fare a meno di ascoltarli
Tracklist: 1. MMM 2. Against Your Will 3. After The Fall 4. Kitbomb 5. Career High 6. Samba 7. Self Esteem 8. Fake Stars 9. High Tide 10. Ready for War 11. The Table of Elements
Articolo del
01/03/2018 -
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