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Buford Pope
Blue-Eyed Boy
2017
Unchained Records
di
Giancarlo De Chirico
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Nuovo album per Buford Pope, nome d’arte di Mikael Liljeborg, musicista svedese folgorato sulla via di Damasco dal rock d’autore targato U.S.A. : le influenze di grandi artisti come Jackson Browne, Bruce Springsteen, Tom Petty e Neil Young confluiscono in massa sulla sua musica. Ciò nonostante questo Blue-Eyed Boy - il suo settimo lavoro solista - si rivela come un disco piuttosto originale, che va alla riscoperta delle tematiche tipiche del folk-rock, ma che mette da parte le asperità degli album precedenti.
Buford Pope ci regala l’ascolto di ballate preziose, ben arrangiate e molto intimiste. Un disco tutto sommato semplice, ma davvero ben realizzato, un album che sembra provenire da altri tempi, che conserva quelle melodie che hanno caratterizzato la metà degli anni Settanta, con l’aggiunta però di una vena compositiva più moderna.
Bellissima e trascinante “Freewheeling”, molto appassionata e sofferta l’esecuzione di “The Baltic Sea”, una ballata dove Pope ricorda la sua terra di origine. Sullo stesso livello brani come “Someone”, “Bloodline” e “Don’t Lay A Hand On Him” , canzoni dolci, un po’ malinconiche ma sempre supportate da un impianto melodico molto valido. Album delizioso, ve ne consigliamo l’ascolto
Articolo del
09/03/2018 -
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//www.youtube.com/embed/dGyjo3FSM5s
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