Dopo un silenzio durato ben sette anni, torna a pubblicare un album la deliziosa Charlotte Gainsbourg, attrice e cantante francese, figlia di Jane Birkin e di Serge Gainsbourg.
Il disco si intitola Rest e completa il percorso iniziato con “5:55” e con “I.R.M.”. L’abbraccio alla musica elettronica è adesso definitivo, ma non per questo viene meno un delizioso approccio pop, morbido e raffinato, che si innesta con garbo sulla vocalità timida e sensuale di Charlotte.
Questa volta la Gainsbourg ha fatto tutto da sola: ha scritto le musiche e i testi delle canzoni, parte in francese, parte in inglese, per poi confrontarsi con SebastiAn - a cui ha affidato la produzione dell’album - e con Guy-Manuel de Homem Christo<, uno dei due Daft Punk. Il disco è molto ben strutturato e risulta oltre modo godibile. Siamo di fronte ad un intrattenimento intelligente che reca con sé ampie tracce delle sonorità degli Air - ad esempio la bellissima “Ring A Ring O’Roses” - e che si avvale del contributo di Paul McCartney (Charlotte ha sempre adorato i Beatles) che suona il basso su “Songbird In A Cage”.
Abbiamo a che fare con un album in gran parte autobiografico in cui Charlotte riversa ricordi, gioie e dolori e finalmente prova a liberarsi dell’ombra ossessiva della figura paterna, il leggendario Serge. Vi consigliamo l’ascolto della title track, la bellissima Rest, del synth pop di Deadly Valentine, del funk di Sylvia Says e sul finire di Dans Vos Air, un preziosa ballata acustica scritta in francese e cantata da Charlotte con una grazia infinita.
Guy-Manuel de Homem-Christo, che mette le mani su di una title track inaspettatamente declinata in chiave dream-pop e nata sulle prime linee vocali pensate dalla Gainsbourg per questo lavoro. In quanto al baronetto McCartney, cede in comodato d'uso una Songbird In A Cage che presenta un trascinante uptempo abbinato a una trama sonora che si schiude sulle tastiere "liberate" nella seconda metà del brano. Un gioco di ombre e di luci tiene in scacco l'intera scaletta, mostrando ad arte le facce opposte di un'artista che ama muoversi sull'orlo della grazia e dell'abisso.
La dedica alla sorella recentemente scomparsa si materializza in Kate, ed è normale avvertire un fremito di sincera commozione tra le righe che scandiscono ricordi ed emozioni. Tutt'altro mood avvolge Sylvia Says, una base funk a condurre per mano il più patinato tra i pezzi del lotto, curiosamente l'ennesimo dedicato negli ultimi anni a Sylvia Plath (si pensi al più recente dei Belle and Sebastian) e trasposto su suoi componimenti.
I cambi di registro servono anche a mettere in evidenza le capacità vocali della Gainsbourg, un po' come accadeva in IRM, e così si passa da interpretazioni vellutate e calde ad altre più impersonali ma comunque dotate di un retrogusto sensuale (la già citata Deadly Valentine). L'andamento sbarazzino di Les Crocodiles e l'ultimo ballo offerto con Les Oxalis chiudono su toni di leggerezza un lavoro che a tratti sembra camminare per aria, come accade a chi si libera di un peso ingombrante e può finalmente vedere le cose sotto una luce diversa, da un'altra prospettiva. Così, almeno, ci piace credere
Tracklist 1. Ring-A-Ring O' Roses 2. Lying With You 3. Kate 4. Deadly Valentine 5. I'm A Lie 6. Rest 7. Silvia Says 8. Songbird In A Cage 9. Dans Vos Airs 10. Les Crocodiles 11. Les Oxalis
Articolo del
19/12/2017 -
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