BENVENUTO SU EXTRA! MUSIC MAGAZINE - La prima rivista musicale on line, articoli, recensioni, programmazione, musicale, eventi, rock, jazz, musica live
|
|
|
Converge
The Dusk In Us
2017
Epitaph
di
Ida Stamile
|
Tutti, prima o poi, si trovano a dover fronteggiare il proprio crepuscolo interiore. I Converge lo osservano dall'interno con The Dusk In Us, nuova anima nera della band di Salem che arriva a cinque anni di distanza da All We Love We Leave Behind, attraversando le distese hardcore sempre col piglio estremo della sperimentazione e della contaminazione a più livelli di furore.
Il disco è un perenne vortice di esasperata follia, sempre pronta a esplodere, e furia edulcorata da potenti oscurità melodiche. I Converge di The Dusk In Us, sono “dissidenti” ormai maturi, adulti che guardano al mondo con una rabbia costruttiva, pur conservando lo spirito lacerato di Jane Doe e You Fail Me.
Il disco è la corrispondenza perfetta del suo stesso artwork; è la rappresentazione dell'uomo coperto dal velo del caos della società, statua immobile demolita dall'interno. I demoni interiori, le macchie, i problemi e i fallimenti della collettività trovano urgenza espressiva nella musica, tra dissonanze e strati di rumore, nelle urla tormentate di Jacob Bannon e nella forza dei testi sempre specchio e riflesso di un Io in lotta con ciò che lo circonda:
“I ask from within my heart, where did our failures start If we must imagine ourselves as someone, somewhere else And what does the future hold, if we're running low on health and hope Our denial it speaks in tongues, there's monsters among us
Dusk lives within us Dusk lives within us Darkness won't give up Darkness won't give up”
In questo disco c'è il dolore che opprime (Can Tell You About Pain), le lacrime taglienti (A Single Tear), i fuochi dell'inferno da placare (Arkhipov Calm).
è una creatura multiforme, profondamente esistenziale e post-apocalittica. È un album, dalla produzione e dalle qualità sonore acute e impeccabili con Kurt Ballou sempre in cabina di regia, che racconta le ferite e gli strappi dell'esistenza, le falle della vita, lasciando il posto alla forza di reagire, di sopravvivere e di ricominciare:
"There is no place in this world to hide My shattered smile that life provides Stand up straight take it on the chin Pick up my teeth and start again”
Articolo del
17/12/2017 -
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|
//www.youtube.com/embed/DKqOp2YHfhI
|
|
|
|
|
|
|
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|