A guardarli non gli daresti una lira. Sembrano un gruppetto di scout sfigati, che vivono ancora a casa con i genitori, con problemi di acne e tasche bucate, che insistono a chiedersi perché le ragazze non li guardano. Ma si redimono bene all’ascolto. Originari di Leeds, Inghilterra, i Vessels sono una band di elettronica post rock, formatasi nel 2005, con, all’attivo, tre album in studio. L’ultimo, Delite, è un esperimento techno con derive noise e IDM.
Un lavoro accurato, la ricerca di un sound nuovo che tuttavia resterà senza un seguito, visto che l’album successivo, The Great Distraction, uscito il 29 settembre 2017 per la Different Recordings, prenderà una forma del tutto diversa.
Siamo di fronte ad elettronica pura, senza vie di mezzo, accompagnata dalla voce più che calzante di Tom Evans. Ad anticipare l’album, i lead singles Deflect the light, che vede il featuring dei Flaming Lips e Erase the tapes con la partecipazioni di John Grant. Tra gli ospiti del lavoro anche Vincent Neff dei Django Django (Trust me).
Per chi cerca un’elettronica di stampo britannico, accompagnata da una voce accattivante, The Great Distraction è il prodotto ideale. Un po’ Alarmist e un po’ From Monument to Masses, i Vessels diffondono atmosfere spesse, dense, cariche di un sound tanto perfetto e ben costruito da costringere l’ascoltatore a restarne estasiato. C’è pienezza di significato, ci sono segnali di liriche da rock anni Ottanta, c’è discomusic d’autore, c’è intelligenza, c’è risveglio dal torpore.
Immaginate i vostri corpi schiacciati da quelli di centinaia di altre persone, immaginate una ripresa dall’alto, immaginate il ritmo che si fonde con il neon delle luci, immaginate un’intera notte fatta di ritmo dance e voce meccanica. Questi sono i Vessels, cinque ragazzi di Leeds, Inghilterra, e con loro l’IDM raggiunge la sua massima espressione
Articolo del
18/01/2018 -
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