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Power Trip
Nightmare Logic
2017
Southern Lord/Goodfellas
di
Giuseppe Celano
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Chitarre Ibanez come se gli altri marchi fossero falliti, riff arcigni, velocità, stacchi e ripartenze fino agli assoli a razzo, tutto fortemente imbevuto del propellente usato dai Metallica primo periodo ma senza averne le qualità, almeno non sul songwriting prevedibile sotto molti aspetti.
Stiamo parlando dei Power Trip, quintetto nato a Dallas e divulgatori di un trash very old school, usciti sotto l’ala protettrice della Southern Lord, marchio di garanzia per chi necessità di emozioni forti al bassoventre.
Due ep (Armageddon Blues e Power Trip), per i Texani il cui esordio s’intitola Manifest Decimation (sempre per la Southern Lord). Amano Sepultura, Metallica, con spruzzate di Venon e scorie dei Possessed. La band predilige suoni sozzi e una produzione alquanto arcigna. Sono più vicini, o se preferite rimasti intrappolati, al decennio ottantiano (Ruination).
È questo il problema? Beh, in parte sì. Il disco s’intitola Nightmare Logic e mostra tutti i segni tangibili di un trash metal abbastanza scontato (Soul Sacrifice) ma suonato egregiamente.
Quindi niente di nuovo sotto il sole nero del metal, solo un disco onesto e una band consapevole delle proprie qualità esecutive ma in forte debito d’ossigeno nella scrittura di anthem memorabili. I brani arrivano telefonati alle orecchie di chi scrive (Firing Squad).
In ordine di apparizione incontriamo l’omaggio a Metal Militia e un successivo a The Four Horsemen, andando avanti anche gli “improvvisi” cambi di tempo (Nightmare Logic) riesumano ingombranti cadaveri eccellenti. Il bending parossistico va bene la prima, se tutti gli inserti delle asce devono aprirsi e chiudere come il nitrito di un cavallo… insomma non serve aggiungere altro.
Sebbene il disco scivoli via senza particolari danni, il problema di fondo rimane la mancanza di brani significativi come, allo stesso modo, latitano i tentativi di spostare l’asse di un genere che ha detto molto nell’ultimo trentennio, ma se cercate qualcosa di vagamente originale o fuori dalla righe non è di certo qui che vi disseterete
Articolo del
21/02/2017 -
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