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Snowpoet
Snowpoet
2016
Two Rivers Records
di
Claudio Biffi
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L’irlandese Lauren Kinsella, londinese di adozione, è indubbiamente una prolifica autrice, oltre che compositrice e cantante, e dai tempi della Royal Academy of Music la sua mente brillante ha dato vita a numerosi progetti musicali. L’ultimo arrivato è questo degli Snowpoet concepito e suonato assieme al polistrumentista Chris Hyson e il cui album omonimo è uscito all’inizio del 2016. ”Snowpoet” è un lavoro che fonde il tradizionale stile folk britannico con un background jazz che la stessa Kinsella ha nelle corde vocali e nel mood interpretativo e che segna gran parte delle nove tracce del disco dove è importante anche la collaborazione del tastierista Matt Robinson, del chitarrista Nick Costley-White, del sassofonista Josh Arcoleo e del batterista Dave Humblett. Nella realizzazione di questo ‘poema in musica’ c’è un attenzione ai minimi dettagli dove le liriche si mescolano perfettamente con i virtuosismi vocali della Kinsella e gli strumenti seguono l’andamento sinuoso delle linee musicali. Mi viene subito in mente Bjork nel brano in apertura Mermaid ma non faccio fatica a risalire ai virtuosismi di Kate Bush nel seguente In A Quiet Space dove si potrebbe riconoscere anche un aspetto dell’avanguardia elettronica minimalista di Laurie Anderson. Il tutto funziona anche nelle parti solo strumentali come ”Gathering” proprio per la fusione profonda che i musicisti di chiara estrazione jazzistica hanno saputo infondere alle composizioni del duo Kinsella/Hyson e solo dopo un attento riascolto si riescono ad apprezzare i passaggi più virtuosi che questo lavoro ci offre. Reale e spirituale si sovrappongono nei testi di If I Miss A Star dove il duetto con il pianoforte di Chris Hyson raggiunge l’apice, la matrice jazzistica riemerge e si fa più solida in Poetry Of Stillness e in Glad To HAve Lost ma alla fine quello che più mi ha colpito è la consapevolezza che il tempo trascorso per realizzare questo piccolo gioiello è servito proprio per rendere al meglio lo studio che c’è dietro. Ben vengano quindi queste scelte da parte di chi ama veramente la musica.
Articolo del
28/07/2016 -
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