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Airbag
Disconnected
2016
Karisma
di
Claudio Prandin
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La pubblicazione dello splendido "The Greatest Show on Earth" del 2013 ha prepotentemente acceso i riflettori sugli Airbag e conseguentemente generato forti aspettative sul suo successore; a distanza di tre anni esce finalmente "Disconnected" il quarto album della band norvegese capitanata da Asle Tostrup che non delude affatto le attese e, anzi, completa un pregevole percorso artistico aggiungendo un tassello dorato alla loro discografia. Nato come riflessione sull’alienazione umana e sul rapporto individuo/società, presenta sei lunghi brani che si snodano tra sontuose e malinconiche melodie, lunghe suite strumentali ed eleganti arrangiamenti che da sempre caratterizzano lo stile del quintetto. Killer è il brano più rock dell’intero plot: ritmo quadrato, chitarre distorte e un ritornello immediato anche se affatto banale lo rendono perfetto per le rotazioni in radio; la parte centrale propone una suite di chitarra vagamente gilmouriana; anche la splendida Broken inizia con una intro acustica che ricorda Wish you were here e procede con approccio melodico emozionante. Sleepwalker è il brano più malinconico con un ritmo riflessivo e un cantato cupo di sicuro impatto; il disco si chiude con una ballad ricca di pathos intitolata Returned; dopo cinque brani all’insegna della perdita e del disincanto risorge la speranza espressa dai versi 'I find my way back to you': azzeccatissima. La forza e la bellezza di questo album proiettano gli Airbag nel firmamento del prog rock europeo a fianco di band come gli sfortunati Riverside e dei Porcupine Tree del guru Steven Wilson.
Articolo del
13/07/2016 -
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